03 GIUGNO 2010 - Piu` attenzione all'ambiente, piu` informazione al cittadino, piu` attenzione ai progetti europei. Ma soprattutto intende far scattare meglio e tempestivamente le sinergie fra gli enti e l'integrazione fra ferro e gomma: queste sono le linee direttive e strategiche del nuovo Piano regionale del Trasporto Pubblico Locale (TPL) che hanno ispirato la delibera della giunta. 'Per la prima volta ' ha detto l'assessore ai Trasporti Luigi Viventi ' la Regione in questo Piano individua non solo tutte le possibili sinergie tra il sistema ferroviario e quello automobilistico ma si prefigge di migliorare l'offerta dei servizi e l'integrazione tra i due sistemi di trasporto sostenendo l'integrazione modale, tariffaria e la bigliettazione elettronica, arricchendo infine il Piano stesso con approfondimenti sui temi della mobilita` sostenibile e della sicurezza stradale'. Un passo avanti notevole teso a rinnovare le politiche del TPL in ambito regionale con servizi piu` rapidi ed efficaci sostenuti anche da un processo di concentrazione degli operatori e dal rinnovo del parco mezzi (ferroviario ed automobilistico). Il Piano regionale colma senza dubbio un vuoto programmatorio decennale sui temi strategici del TPL da parte della Regione e costituisce lo strumento per lo sviluppo integrato dei trasporti nelle Marche. Questo Piano e` finalizzato alla realizzazione, attraverso interventi di natura organizzativa ed istituzionale, delle ottimali condizioni di mobilita` sull'intero territorio marchigiano. Esso si configura come strumento strategico della Regione Marche che adotta azioni mirate e organiche volte ad affermare un approccio culturale e sistemico al fenomeno della mobilita` ed ha come presupposto una corretta dimensione economica all'interno del settore trasporti e nel quadro delle politiche di sviluppo delle Marche. Il Piano del Tpl, insomma, redatto da un gruppo di lavoro composto da funzionari competenti della Regione, costituisce un altro importante tassello per vincere la sfida dello sviluppo delle Marche.
Da Ufficio Stampa Regione Marche
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