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giovedì 21 luglio 2011

ACCORDO TRA REGIONE MARCHE E AUTORITA' PORTUALE: CON LA SABBIA DEL PORTO DI ANCONA RIPASCIMENTI TRA ANCONA , FALCONARA E SENIGALLIA

Con le sabbie provenienti dal dragaggio dello specchio acqueo antistante la nuova banchina commerciale in fase di completamento nel porto di Ancona, verra` realizzato il ripascimento di alcune porzioni di litorale nei Comuni di Ancona, Falconara e Senigallia. E' quanto stabilisce l'Accordo di programma sottoscritto oggi tra la Regione Marche rappresentata dall'assessore ai trasporti Luigi Viventi e l'Autorita` Portuale di Ancona rappresentata dal suo presidente Luciano Canepa.
'Ancora una volta ' commenta Viventi ' la collaborazione tra la Regione e l'Autorita` portuale su obiettivi di interesse comune da` risultati concreti sia per il porto di Ancona che per il territorio. La realizzazione della banchina rappresenta un'opportunita` da non perdere. Per completare l'opera e` infatti necessario abbassare i fondali di fronte ad essa e questo garantira` una disponibilita` di circa 300mila mc di materiale sabbioso e di conseguenza la possibilita` di procedere al ripascimento di vari tratti del litorale. L'intervento consentira` di ampliare le spiagge e proteggerle dalle mareggiate con benefici effetti sia dal punto di vista ambientale che turistico'.
L'Accordo prevede che entro 30 giorni da oggi la Regione e l'Autorita` portuale costituiscano un 'gruppo di lavoro misto' composto da funzionari e tecnici che dovranno espletare le attivita` di progettazione dell'intervento di dragaggio e di ripascimento, oltre alla direzione e al collaudo dei lavori. Per quanto riguarda le risorse, l'Autorita` portuale provvedera` alla copertura finanziaria dell'intervento anche con la partecipazione di altre amministrazioni. La Regione Marche nell'interesse del ripascimento delle spiagge partecipera` con risorse proprie al costo dell'intervento: per l'anno 2011 ha stanziato una partecipazione pari a 450mila euro. I Comuni di Ancona, Falconara M.ma e Senigallia interessati dalle operazioni potranno richiedere ulteriori interventi rispetto alla disponibilita` finanziaria prevista finanziando i maggiori oneri con fondi propri del bilancio comunale. La Regione si impegna inoltre a coinvolgere, sin da subito, i Comuni affinche` ciascuno di questi concorra a completare, se necessario ed in modo proporzionale al quantitativo di materiale da utilizzare nel tratto di costa di propria competenza, la copertura finanziaria delle operazioni di trasporto e ripascimento, al fine di perseguire l'equilibrio economico-finanziario dell'intero progetto.
Da: ufficio stampa Regione Marche

ABBATTUTI I DIAFRAMMI DELLE GALLERIE GATTUCCIO E VALTREARA

Sono stati abbattuti ieri, 20 luglio 2011, alla presenza dei residenti, gli ultimi diaframmi delle gallerie naturali 'Gattuccio' e 'Valtreara' nel Comune di Genga, della lunghezza rispettivamente di 198 e 494 metri. 'Dopo le note difficolta` di avvio dei lavori lungo la SS76, legate principalmente ai problemi societari della BTP e ai disagi sopportati dalle frazioni coinvolte durante l'esecuzione dei lavori ' afferma l'assessore Viventi ' oggi, seppur simbolicamente, con l'abbattimento dei diaframmi di queste due gallerie si da` un segnale della volonta` di proseguire nei lavori sperando nel cambio di rotta che questo appalto deve imboccare. Questo assessorato ha investito tutte le proprie energie e promosso tutte le iniziative per pretendere dalla DIRPA un concreto segnale di svolta. I lavori comunque proseguono malgrado il ritardo accumulato e la galleria della Gola della Rossa ha raggiunto circa 1.250 metri di avanzamento del fronte di scavo sui 3.693 previsti. Anche i lavori relativi ai viadotti principali Esino I ed Esino II sono ripresi e sono a buon regime le opere in elevazione e gli impalcati. Rimangono le preoccupazioni per quanto riguarda il seguito dei lavori sia per la necessita` dell'approvazione di una variante, al vaglio tecnico dell'ANAS, sia per le difficolta` riscontrate dalla cattura di valore (Aree Leader) con la quale dovevano essere reperiti ulteriori fondi per il completamento delle opere previste dal progetto Quadrilatero Marche-Umbria, cosi` come previsto nel piano di area vasta'.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

martedì 5 luglio 2011

RISCHIO SISMICO, STUDI IN 18 COMUNI MARCHIGIANI CON I FONDI NAZIONALI 2011

Sono 18 i Comuni marchigiani coinvolti nello studio di microzonazione sismica, finanziato con i fondi del 2011. Sette appartengono alle classi di rischio sismico 1 (alta), gli altri alla 2 (media). Nel territorio interessato alle indagini vivono oltre 258 mila persone. Le risorse nazionali, stanziate con un'ordinanza di Protezione civile, cofinanziate da quelle regionali, consentiranno di costituire un patrimonio di conoscenze geologiche e tecniche indispensabili per la programmazione urbanistica. Gli studi servono, infatti, a individuare le differenti risposte che terreni di diverse tipologie possono dare a seguito di una scossa di terremoto della stessa magnitudo. L'elenco dei Comuni coinvolti per il 2011 ha avuto l'approvazione da parte dell'Anci Marche. In provincia di Pesaro e Urbino sono interessati: Pesaro, Fano, Cagli, Tavullia, Gabicce Mare, Gradara, Mondolfo e San Costanzo. In provincia di Ancona: Fabriano e Serra de' Conti. Nel Maceratese: Treia, Pieve Torina, Visso, Serravalle di Chienti, Muccia, Castelsant'Angelo sul Nera e Monte Cavallo. Nell'ascolano: Offida. I fondi 2011 destinati dalla Stato alle Marche ammontano a 162 mila euro. Sono stati stanziati a seguito del terremoto in Abruzzo del 2009 e favoriscono 'la sensibilizzazione in materia di prevenzione sismica', riducendo il rischio in tutto il territorio nazionale. 'Le Marche ' afferma l'assessore regionale al Territorio, Luigi Viventi ' oltre a cofinanziare gli studi con altri 162.000,00 euro, metteranno a disposizione i risultati degli studi di microzonazione sismica che gli uffici regionali hanno condotto prima dell'emanazione della nuova normativa e che costituiscono un notevole patrimonio di conoscenze da condividere. Abbiamo attivato un tavolo di confronto con Anci Marche e l'Ordine regionale dei geologi per garantire la migliore riuscita del progetto. Apposite convenzioni disciplineranno i rapporti tra tutti i soggetti e le amministrazioni coinvolte'. L'elenco individuato comprende i sette Comuni inseriti in classe 1 e quelli dove sono gia` disponibili dati pregressi, piu` altri Comuni che, per collocazione geografica, consentono di completare le indagini per porzioni omogenee di territorio. Questa e` solo la prima tranche di un progetto pluriennale, al termine del quale gli studi dovranno aver interessato tutti i Comuni delle Marche.

5 LUGLIO 2011 - Da: Ufficio stampa Regione Marche

DISSERVIZI FERROVIARI SULLE LINEE REGIONALI. VIVENTI SCRIVE A TRENITALIA: 'DISAGI INTOLLERABILI, COL NUOVO CONTRATTO CHIEDEREMO UNA REVISIONE DELLA QUALITA` DEI SERVIZI'. PROTESTE ANCHE PER L'APPALTO DELLE PULIZIE

I disservizi ferroviari che si stanno verificando sulle linee regionali sono 'Intollerabili. In sede di revisione del contratto, a fine anno, chiederemo una revisione di tutte le clausole relative alla qualita` dei servizi erogati'. Lo afferma l'assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, che ha inviato oggi una lettera all'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e Danilo Antolini, della direzione regionale Trenitalia Marche. La rimostranza segue le proteste di numerosi utenti che hanno segnalato problemi alla Regione, rileva l'assessore, 'a seguito dell'entrata in funzione, a partire dal 12 giugno, di un sistema informatico di gestione delle turnazioni del personale viaggiante sui servizi regionali, determinando una serie di problemi molto gravi, dovuti alle continue soppressioni di corse. Mi risulta che, solo questa mattina, sono stati soppressi piu` di venti convogli'. Nella lettera Viventi evidenzia anche le difficolta` causate dal nuovo appalto per le pulizie che, secondo le organizzazioni sindacali (incontrate ieri), 'non soddisfa i livelli minimi previsti contrattualmente, con problemi per l'avvio del nuovo contratto'. 'La Regione scrive l'assessore - non era stata informata del nuovo sistema di automazione delle turnazioni e gli uffici ne sono venuti a conoscenza solo in seguito alle numerosissime segnalazioni giunte in queste ore. Non mi risulta, inoltre, che le informazioni sulla soppressione dei treni siano state fornite agli utenti in modo tempestivo. Le conseguenze per gli utenti del servizio ferroviario, per i pendolari in particolare, sono molto gravi, sia dal punto di vista economico (i titolari di abbonamento pagano, di fatto, il biglietto di viaggio in anticipo), sia lavorativo (poiche` le cancellazioni hanno prodotto una serie di ritardi dei viaggiatori nei rispettivi posti di lavoro). Tutto cio` e` intollerabile per la Regione, che ha sottoscritto un oneroso contratto di servizio con Trenitalia. Tra l'altro, tale nuovo sistema ha preso avvio sulla dorsale Adriatica e le Marche hanno funzionato da battistrada, con una conseguente pesante penalizzazione dei pendolari, gia` provati dai noti disservizi dovuti alla vetusta` del materiale rotabile e ai lavori annuali sulla rete. Chiedo, pertanto, alla direzione regionale di Trenitalia, di concordare con i vertici dell'Azienda tutte le iniziative idonee, in particolare con aumento di turni di personale, per ripristinare immediatamente la normalita` del servizio e restituire tranquillita` e certezza all'utenza. Poiche` al 31.12.2011 e` prevista la revisione del contratto, in considerazione dell'attuale andamento del servizio, chiederemo un miglioramento di tutte le clausole relative alla qualita` dei servizi erogati'. Per quanto riguarda, infine, l'appalto relativo alle pulizie, Viventi sottolinea che 'affidabilita`, puntualita` e pulizia sono gli elementi prioritari di un buon servizio pubblico. Pertanto, invito la Direzione regionale a rimuovere le cause che determinano queste incresciose situazioni e a ripristinare al piu` presto le normali condizioni di qualita`'.

24 GIUGNO 2011 - Da: Ufficio stampa Regione Marche

PROPOSTA DI LEGGE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE E L'ASSETTO IDROGEOLOGICO - 2

'Rinnovare le citta` costruite' per rilanciare il settore edilizio, contenere il consumo dei suoli, recuperare le aree degradate. A questo concetto si ispira la proposta di legge sulla riqualificazione urbana che la Giunta regionale ha inviato all'Assemblea legislativa per l'approvazione. Il testo e` all'esame della 4a Commissione consiliare e anticipa alcuni contenuti della nuova legge regionale sull'urbanistica che la Regione sta elaborando.


E'TG DEL 23 GIUGNO 2011

'E` la seconda normativa che, in un anno, la Giunta regionale ha emanato per sostenere il comparto edilizio e garantire solide basi alla crescita economica delle Marche - afferma l'assessore al Territorio, Luigi Viventi - Dopo il Piano casa dei primi mesi del 2011, le previsioni in esso contenute vengono ora rafforzate con scelte innovative che tendono a favorire gli interventi, rendendoli piu` vantaggiosi e facilitandone la realizzazione attraverso procedure piu` snelle. Novita` che non sono sfuggite ad altre amministrazioni regionali, tanto che la Regione Friuli Venezia Giulia ha chiesto di poter visionare quanto abbiamo predisposto con i nostri tecnici'. I contenuti della nuova proposta di legge sono stati illustrati in una conferenza stampa alla quale, insieme a Viventi, hanno partecipato i dirigenti dei servizi Territorio, Antonio Minetti, e Legislativo, Paolo Londrillo. Gli obiettivi della proposta di legge vengono conseguiti con strumenti urbanistici snelli, denominati Poru (Programmi operativi per la riqualificazione urbana). Sono definiti dalle amministrazioni comunali, anche acquisendo idee e proposte formulate dai cittadini. Possono prevedere piu` aree d'intervento. Una prima novita` e` rappresentata dalla possibilita` di predisporre Poru intercomunali, che coinvolgono aree di confine, prevedendo interventi di riqualificazione programmati in maniera congiunta e coordinata. Altra novita` e` rappresentata dalla cosiddetta 'premialita`': per favorire l'avvio delle riqualificazioni, la proposta di legge prevede che il Poru possa consentire incrementi sino al 10 per cento degli indici edificatori fissati nei Piani regolatori vigenti, elevabili al 15 per cento nei Programmi intercomunali (recupero di zone appartenenti a piu` Comuni). Un ulteriore premio viene previsto per le progettazioni di qualita`: un 5 per cento aggiuntivo va riconosciuto agli interventi realizzato attraverso concorsi di architettura, che garantiscono un recupero del costruito secondo i migliori parametri qualitativi. Inoltre, se gli incrementi volumetrici non superano questi valori (il 10 per cento comunale, il 15 per cento intercomunale, entrambi eventualmente maggiorati dal 5 per cento dei concorsi di architettura), i Poru sono approvati direttamente dai Comuni, senza il previsto passaggio in Provincia, riducendo i tempi di adozione da circa due anni a tre o quattro mesi. Questa possibilita` agevola il lavoro delle stesse Province, che possono concentrarsi sulle grandi progettazioni urbanistiche, lasciando ai Comuni quelle di interesse locale.

Una terza, rilevante, novita` contenuta nella proposta di legge, riguarda la perequazione urbanistica, gia` sperimentata in altri contesti regionali, ancora non diffusa nelle Marche. Oltre che nei Poru, puo` essere applicata in tutti i Piani regolatori vigenti. Consente una redistribuzione equa del valore aggiunto creato dalla trasformazione fra i proprietari interessati. I diritti edificatori vengono ripartiti, secondo il capitale investito, tra i titolari delle aree urbane recuperate, in modo da garantire ai Comuni la disponibilita` di suoli da destinare a verde o attrezzature pubbliche.
TV CENTRO MARCHE DEL 23 GIUGNO 2011

Il testo, inoltre, dispone che gli interventi urbanistici vengano subordinati a una'attenta verifica degli assetti idrogeologi delle aree riqualificate. Infine, per orientare le trasformazioni urbane verso la riqualificazione dei quartieri esistenti, nelle norme transitorie e` previsto il blocco temporaneo di ulteriori espansioni delle aree edificabili nei Comuni che non abbiano completato almeno il 90 per cento di quelle gia` previste (fatta salva la possibilita` di ampliamento per le attivita` produttive gia` insediate).




PROPOSTA DI LEGGE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE E L'ASSETTO IDROGEOLOGICO - 1

LEGGI LA PROPOSTA DI LEGGE PORTATA IN GIUNTA DALL'ASSESSORE VIVENTI

Rilanciare il settore edilizio, contrastare il degrado dei centri urbani, limitare il consumo del suolo puntando sugli interventi di riqualificazione. Sono i tre obiettivi di una proposta di legge della Giunta regionale, trasmessa all'Assemblea legislativa per l'approvazione, che anticipa la riforma complessiva della normativa sul governo del territorio su cui la Regione e` impegnata. Il testo approvato dalla Giunta prevede procedure piu` snelle per la riqualificazione urbana. La riqualificazione viene condotta attraverso uno strumento urbanistico semplice e unitario ' il Poru (Programma operativo per la riqualificazione urbana) ' che l'amministrazione comunale provvede a definire anche acquisendo idee e proposte da parte dei cittadini interessati. Il Poru si applica a zone gia` urbanizzate, ha valore di Piano particolareggiato e organizza le operazioni di riqualificazione in un coerente disegno urbano finalizzato a migliorare la qualita` della citta` anche attraverso l'incremento delle prestazioni ecologico-ambientali ed energetiche dell'insediamento urbano. Per favorire l'avvio delle operazioni di riqualificazione, la proposta di legge prevede che il Poru possa consentire incrementi sino al 10 per cento degli indici edificatori fissati nei Piani regolatori vigenti, elevabili al 15 per cento nei Programmi intercomunali (recupero di zone appartenenti a piu` Comuni). Per premiare maggiormente la qualita` delle trasformazioni urbane, un ulteriore 5 per cento viene riconosciuto agli interventi realizzati attraverso concorsi di architettura. Il Poru e` approvato attraverso una procedura semplificata, condotta dal Comune che lo promuove. Un'altra novita` introdotta dalla proposta di legge riguarda la 'perequazione urbanistica' che potra` essere applicata, oltre che nei Poru, in tutti i Piani regolatori della regione. Per conseguire, da un lato, l'equo trattamento dei proprietari interessati alle operazioni di riqualificazione urbana e per garantire, dall'altro, una disponibilita` di suoli per i Comuni, da destinare a verde o attrezzature pubbliche, i diritti edificatori vengono ripartiti, pro quota, tra i titolari delle aree oggetto di trasformazione e potranno poi essere trasferiti per realizzare interventi piu` coerenti. Una parte significativa del testo inviato all'Assemblea legislativa e` dedicata alla sicurezza idrogeologica delle aree urbane recuperate e riqualificate attraverso la verifica di compatibilita` idraulica degli interventi previsti applicata agli strumenti urbanistici. Per orientare le trasformazioni urbane che si attiveranno nelle Marche verso la riqualificazione dei quartieri esistenti, nelle norme transitorie e` previsto il blocco temporaneo di ulteriori espansioni delle aree edificabili nei Comuni che non abbiano completato almeno il 90 per cento di quelle gia` previste (fatta salva la possibilita` di ampliamento per le attivita` produttive gia` insediate). 'Attraverso questa proposta di legge ' sintetizza l'assessore al Territorio, Luigi Viventi ' la Regione punta a migliorare il sistema abitativo e territoriale, favorendo la trasformazione urbana a scapito del consumo di suolo. Si investe sull'urbanizzato per non cementificare altre aree, prevedendo spazi pubblici di qualita`, la modernizzazione delle reti infrastrutturali, il miglioramento dell'efficienza energetica, il recupero dei quartieri degradati'.

da Ufficio stampa regione Marche - 15 giugno 2011