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venerdì 5 agosto 2011

FANO-GROSSETO, SECONDA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE TECNICA. STUDIO DI FATTIBILITA` PER UNA SOCIETA` PUBBLICA DI PROGETTO, IPOTESI DI MODIFICA AL TRACCIATO PER UNA RIDUZIONE DEI COSTI DI REALIZZAZIONE

Si e` svolta nei giorni scorsi, al ministero delle Infrastrutture, la seconda riunione della Commissione tecnica mista per il completamento dell'asse viario Fano Grosseto. Lo comunica l'assessore alle Infrastrutture Luigi Viventi. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti del Ministero, dell'Anas, delle Regioni Marche, Toscana, Umbria, delle Province di Pesaro e Urbino, Perugia, Arezzo, Siena, Grosseto.
Tutti i partecipanti hanno manifestato interesse per lo studio di fattibilita` presentato durante la riunione, che prevede la costituzione di una societa` pubblica di progetto per la realizzazione delle tratte mancanti. Si tratterebbe di un partenariato pubblico-privato che permetterebbe ai soggetti partecipanti di valorizzare le fonti di finanziamento che l'infrastruttura genera (pedaggio e cattura di valore) per un arco temporale di gestione di 45 anni.
Nel corso dell'incontro, inoltre, i rappresentanti dell'Anas hanno illustrato alcune ipotesi di modifica al tracciato che comporterebbero una riduzione complessiva dei costi di circa 900 milioni di euro rispetto all'attuale stima di 4 miliardi. La Commissione si e` impegnata ad approfondire le due proposte e per questo ha fissato un nuovo incontro per fine settembre.
da: Ufficio Stampa Regione Marche

'INAUTOINSIEME' LA REGIONE ADERISCE AL PROGETTO SPERIMENTALE DI CARPOOLING (AUTO CONDIVISA) NEL CENTRO DI ANCONA. VIVENTI: 'UN IMPEGNO PER DECONGESTIONARE IL TRAFFICO E MIGLIORARE LA QUALITA` DELL'ARIA'

4 agosto 2011
Decongestionare il traffico privato e ridurre l'inquinamento da polveri sottili nel centro di Ancona. E` l'obiettivo di un progetto di carpooling (auto condivisa) che interessera` il capoluogo regionale a partire dai prossimi mesi. Regione Marche, Provincia e Comune di Ancona, Societa` M&P Mobilita` & Parcheggi hanno sottoscritto un Protocollo d'intesa per l'avvio di un'iniziativa sperimentale della durata di un anno. I dipendenti pubblici degli enti coinvolti (e degli altri che vorranno aderire, sia pendolari, sia residenti nelle frazioni del capoluogo) beneficeranno di agevolazioni se attiveranno un uso collettivo (almeno tre persone a bordo) delle autovetture per raggiungere il luogo di lavoro ubicato nel centro di Ancona. L'accordo sottoscritto estende la sperimentazione 'InAutoInsieme', avviata nel 2010, dalla Provincia di Ancona, che sta riguardando la zona circostante la sede provinciale di Via Ruggeri (Baraccola), ampliando la ricaduta al centro della citta` e agli uffici della Regione delle Vie Tiziano e Gentile da Fabriano.
Nell'ottica dell'impegno della Regione favore della mobilita` sostenibile, un gruppo di lavoro interno della PF 'Gestione del trasporto', ha promosso diversi progetti per razionalizzare gli spostamenti dei dipendenti e favorire mezzi di trasporto collettivo. Ha anche curato la diffusione di un questionario dedicato, al quale hanno gia` risposto oltre trecento dipendenti della Regione Marche, che hanno manifestato la volonta` di valutare l'adesione al carpooling.
'La diminuzione dei veicoli circolanti, aggiungendo piu` passeggeri al conducente, comporta diversi vantaggi sia per pubblico che per il privato ' afferma l'assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, che ha firmato il Protocollo per la Regione ' I benefici riguardano la riduzione dell'inquinamento e la diminuzione dei costi di trasporto per gli stessi dipendenti. Obiettivo della Regione e` quello di contribuire a migliorare la qualita` ambientale, partendo dalla promozione di comportamenti corretti delle singole persone alle quali vengono riconosciuti agevolazioni e incentivi'.
L'accordo prevede, fra l'altro, il rilascio di buoni carburante per i tragitti percorsi in regime di carpooling, (con equipaggio composta da almeno tre persone), la possibilita` di usufruire di parcheggi riservati, incentivi per l'acquisto o trasformazione delle autovetture a GPL o metano (sempre per un utilizzo del mezzo in regime di carpooling), la disponibilita` di bici elettriche per il movimento urbano.
da: Ufficio Stampa Regione Marche

IL CIPE APPROVA IL COLLEGAMENTO ORTE-FALCONARA CON LA LINEA ADRIATICA

3 agosto 2011
Il progetto del collegamento Orte ' Falconara con la linea Adriatica ' Nodo di Falconara, e` stato approvato dal CIPE nella seduta di oggi. L'intervento in questione e` strategico per l'assetto ferroviario in quanto garantisce l'interconnessione tra la linea Orte-Falconara e la linea Adriatica. In questo modo si crea un elemento di saldatura tra due linee della rete ferroviaria nazionale che rende possibile un collegamento 'veloce', sia per il trasporto merci che passeggeri, fra la linea Tirrenica e le regioni del Nord-Est, in alternativa alla dorsale Roma-Milano. Il vantaggio in termini di tempi di percorrenza globale dei treni provenienti da o diretti verso nord, a intervento completato, si aggirera` sui 30 minuti. L'itinerario alternativo che si andra` ad attivare, utilizzera` la linea Orte-Falconara.
'In sintesi ' afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca ' con la realizzazione di questo intervento si otterra` l'efficientamento della connessione tra le due direttrici principali, romana e adriatica, sia per il trasporto merci che passeggeri e si realizzera` la delocalizzazione dell'attuale scalo merci dalla stazione di Falconara a Jesi ' Interporto. Verranno inoltre assicurati notevoli benefici ambientali in termini di sicurezza con l'eliminazione dell'attraversamento della raffineria API di Falconara'.
La necessita` di realizzare una bretella di collegamento tra la linea Adriatica e la linea Orte- Falconara lato nord e' stata sempre considerata strategica ai fini di evitare la manovra dei treni nell'ambito della stazione di Falconara Marittima con notevole perdita di tempo e impiego di risorse. La mancanza di tale alternativa, insieme all'insufficiente capacita` e potenzialita` della linea Orte-Falconara, ha impedito inoltre lo sviluppo di tale linea come tracciato alternativo merci per i trasporti tra il settore sud-ovest e il settore nord-est dell'Italia. 'Il passaggio al Cipe ' commenta l'assessore ai trasporti Luigi Viventi - e` molto importante e ci da` una maggiore tranquillita` circa il mantenimento delle risorse per la copertura dell'opera e l'avvio della gara'.
Per questo intervento il CIPE aveva gia` approvato il progetto preliminare prevedendo un finanziamento di 210 Meuro. La societa` RFI ha quindi predisposto il progetto definitivo che, approvato del CIPE, ora puo` essere appaltato.

SCHEDA TECNICA
La realizzazione dell'opera si colloca nella piu` ampia strategia di raddoppio della linea Orte-Falconara (circa 200 Km) che per una parte (72 km pari a circa il 35% del totale) e` gia` stato realizzato, per un'altra parte (circa 20 km) e` in corso di realizzazione e per la restante sono in corso le progettazioni.
Il 'Nodo di Falconara' comprende una serie di opere:
- Costruzione di una variante in massima parte in viadotto, alla linea Adriatica tra le stazioni di Montemarciano e Falconara Marittima (nuovo by-pass API). L'opera ha un'estesa di circa 4,4 Km, con origine a sud della attuale stazione di Montemarciano (all``incirca all``altezza della Marina di Rocca Priora) e reimmissione sulla sede attuale subito a monte della stazione di Falconara. La bretella di connessione diretta con la Orte-Falconara e` costituita da un binario che staccandosi dalla variante all``altezza dell``area della "ex Caserma", con uno sviluppo di circa 1,5 Km, si allaccia all``incirca all``altezza della fermata "stadio di Falconara", opera realizzata recentemente e finalizzata ad un servizio di treni regionali di tipo metropolitano.
- Costruzione di una bretella di collegamento tra la linea Adriatica e la linea Orte-Falconara;
- Costruzione di una nuova stazione di Montemarciano a 980 metri dalla attuale che verra` dismessa;
- Costruzione di una nuova stazione merci di smistamento nelle adiacenze dell'Interporto di Jesi con contemporanea dismissione dell'attuale scalo merci di Falconara Marittima;
- Riallocazione dell'attuale S.S.E. di Falconara Marittima.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

PROPOSTA DI LEGGE SULLA RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE, L'ASSESSORE VIVENTI REPLICA AL CONSIGLIERE CARLONI: 'PERCORSO PARTECIPATO E APPREZZATO, CHE ANTICIPA LA RIFORMA ORGANICA DEL GOVERNO DEL TERRITORIO'.

01 AGOSTO 2011
'La proposta di legge per la riqualificazione urbana sostenibile, attualmente al vaglio della competente Commissione del Consiglio regionale, fornisce la comunita` marchigiana di una serie di strumenti urbanistici che, nella fase istruttoria di confronto e di condivisione, sono stati apprezzati da tutti: enti locali, associazioni di categoria, professionali e culturali, i quali hanno concordato sugli aspetti essenziali ed espresso contributi rilevanti e positivi, recepiti nel testo approvato in Giunta'. Lo afferma l'assessore regionale al Territorio, Luigi Viventi, che replica alle critiche mosse, nei giorni scorsi, dal consigliere regionale del Pdl, Mirco Carloni, il quale ha chiesto il ritiro della proposta di legge. 'I punti programmatici sono pochi ' ricorda l'assessore - ma di particolare rilievo: costruire sul costruito, con modalita` favorite anche dal meccanismo della premialita` rispetto alla cubatura edificabile; ridurre il consumo di suolo agricolo; spezzare, attraverso la perequazione, la connessione tra consumo di suolo e rendita di pochi; favorire la qualita` dell'architettura urbana, incentivando, in questo modo, anche una serie di investimenti di livello. Il disposto normativo si riferisce ad aree importanti ed estese di molti centri urbani, che recano con evidenza i segni del degrado e di una insufficiente dotazione di infrastrutture pubbliche in materia ambientale ed energetica. Si tratta, dunque, di uno stralcio importante, che anticipa la riforma organica del governo del territorio, alla quale l'assessorato all'Urbanistica e gli uffici stanno attualmente lavorando. Tale anticipazione si e` resa necessaria anche a seguito dei gravi danni subiti da alcune aree delle Marche con le alluvioni del mese di marzo, ennesimo campanello d'allarme sulla necessita` urgente di voltare pagina nel modo di fare urbanistica, definendo un nuovo sistema di interventi, coerente con le linee strategiche dell'Europa in materia di sviluppo delle citta`, sui quali possibilmente orientare anche cospicua parte delle risorse finanziarie dei programmi comunitari 2014-2020. L'unico punto critico registrato in sede di confronto riguarda l'art. 11, che vieta di adottare nuovi Prg o varianti ai Prg vigenti che prevedono ulteriori espansioni di aree edificabili nei Comuni che non hanno completato per almeno il 90 per cento l'edificazione delle aree esistenti con medesima destinazione d'uso. Sul limite del 90 per cento si puo` aprire la discussione, ma certo e` che un limite va previsto, altrimenti si vanifica il principio ispiratore della legge, che, per riqualificare il territorio e preservarlo in tutti i suoi aspetti, prevede di costruire sul costruito, recuperando cio` che e` brutto o pericoloso e immettendo negli spazi urbani dosi robuste di qualita` edilizia, architettonica, tecnologica, energetica, paesaggistica, gestionale e d'impresa. All'interno di queste coordinate sarebbe, ovviamente, contraddittorio proseguire con l'applicazione di politiche meramente espansive delle citta`'

da: Ufficio Stampa Regione Marche

TERZA CORSIA: BENE L'ANTICIPO SUL CRONOPROGRAMMA Viventi all'inaugurazione del casello Porto Sant'Elpidio

29 LUGLIO 2011
'Prendo atto con soddisfazione che la Societa` Autostrade prosegue nei lavori della terza corsia con notevole anticipo rispetto al cronoprogramma, in controtendenza con quanto purtroppo molto frequentemente si rileva nella realizzazione delle opere pubbliche. Solo qualche mese fa abbiamo inaugurato il casello di Senigallia, oggi ci ritroviamo a inaugurare quello di Porto Sant'Elpidio e Autostrade ci annuncia il completamento della viabilita` di adduzione al casello di Ancona Nord. Alcuni giorni fa, inoltre, e` stata aperta al traffico anche la terza corsia tra Fano e Senigallia in carreggiata Nord, con indubbi benefici per lo svolgersi dell'esodo estivo. Benefici che saranno ancora maggiori in futuro, con il completamento della carreggiata Sud nello stesso tratto, che avverra` entro fine anno. A questo punto l'auspicio e` che anche nel lotto Ancona Nord-Ancona Sud, i cui lavori sono in procinto di essere consegnati, si possa procedere con la medesima celerita`. Sottolineo anche che alcuni dei problemi che io stesso avevo evidenziato nel corso del precedente appuntamento di Cantieri aperti, ad aprile, si stanno avviando a soluzione grazie alla disponibilita` di Autostrade ad affrontare le singole problematiche che inevitabilmente nascono sul territorio quando si opera su una infrastruttura cosi` importante. Per il casello di Pesaro, ad esempio, la Societa` Autostrade ha redatto un progetto preliminare sulle soluzioni concertate, che e` attualmente al vaglio di Provincia e Comune. In questo clima di piena collaborazione ci tengo a lanciare un appello ad Autostrade per una carenza sicuramente non addebitabile alla Societa`: a causa delle resistenze di due Comuni, Porto San Giorgio e Fermo, nella fase della concertazione, la terza corsia non arriva a Pedaso. Oggi le amministrazioni sono disponibili e l'auspicio e` quello di poter riprendere il progetto'.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

Porto di Ancona, il Consiglio superiore dei Lavori pubblici approva il progetto della Banchina Marche

28 LUGLIO 2011
Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha approvato, nella seduta di ieri, il progetto definitivo per la banchina Marche del porto di Ancona, in attuazione del piano regolatore portuale. 'Il porto di Ancona ' sottolinea il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ' riveste un ruolo strategico dal punto di vista infrastrutturale, data la sua centralita` nell'ambito della rete logistica insieme ad aeroporto e interporto, e dal punto di vista economico, in quanto una delle principali imprese della nostra regione. In tal senso sviluppo del porto significa sviluppo per l'economia dell'intero territorio. L'approvazione del progetto per la banchina Marche, che consentira` l'attracco di navi di grosso tonnellaggio, e` un ulteriore, importante passo, per il potenziamento del porto e, di conseguenza, per la crescita infrastrutturale complessiva della regione'. 'Con questa opera attesa da molti anni, e con il molo foraneo ' commenta l'assessore Viventi - il porto potra` avere finalmente un'area operativa di ampliamento. Siamo vicini cosi` al conseguimento di un ulteriore obiettivo strategico per lo scalo del capoluogo regionale. Ricordo che quest'anno abbiamo compiuto alcuni fondamentali passi avanti in questo senso, prima con l'approvazione al Cipe dello schema di convenzione necessario per procedere nell'iter dell'Uscita Ovest e poi, a fine maggio, con l'appalto dei lavori per il molo di sovraflutto '. La lunghezza della banchina sara` di circa 600 metri e l'opera consentira` di ricevere navi di grosso tonnellaggio in quanto i fondali potranno raggiungere la profondita` di 14 metri. Il Consiglio superiore ha dato mandato all'Autorita` portuale di adeguare il progetto alle prescrizioni formulate, per passare alla fase esecutiva e quindi all'appalto delle opere. Per quanto riguarda la copertura economica, alcune delle osservazioni formulate consentiranno, insieme con un affinamento progettuale, di rivisitare i costi e di poter coprire cosi` l'intera opera con i fondi disponibili e con quelli del ribasso d'asta risultante dall'appalto del Molo Nord.
da: Ufficio Stampa Regione Marche

APPROVATO IL PIANO REGOLATORE PORTUALE DI NUMANA

22 LUGLIO 2011 11:42
La giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi, su proposta dell'assessore competente Luigi Viventi, il piano regolatore portuale di Numana, piano settoriale introdotto dal Piano Regionale dei Porti. Con l'approvazione del Piano si e` finalmente dotato il Porto di Numana dello strumento di pianificazione e programmazione necessario e fondamentale per acquisire i finanziamenti ed avviare le opere previste per la messa in sicurezza e la riqualificazione della importante infrastruttura. 'L``ascolto delle domande espresse dal territorio, ponderate nell'ottica del perseguimento dell'interesse pubblico generale ' spiega l'assessore Viventi - ha permesso di dare risposte serie alle esigenze degli attori locali. La composizione delle richieste in un unico progetto di Piano ha comportato una loro valutazione, con la finalita` di mantenere tutte le attivita` storiche attualmente presenti all'interno del perimetro del PRP'. Sulla base delle previsioni del nuovo P.R.P. sono stati stimati gli interventi prioritari sulle nuove opere foranee di difesa per la messa in sicurezza del bacino portuale e la sistemazione della nuova imboccatura per un importo di circa 10 milioni di euro. Il Piano da` inoltre la possibilita` di investimenti privati (in regime di concessione demaniale) e pubblici, per un importo stimato di circa 8 milioni di euro, per migliorare l'utilizzo del bacino portuale, per la sistemazione delle aree a terra e realizzazione delle opere necessarie alla piena integrazione del porto con la citta`, mediante la costruzione dei servizi necessari, la riqualificazione ambientale e la creazione di percorsi ciclabili e pedonabili. L'investimento pubblico prevede la creazione di una infrastruttura pianificata in modo sostenibile con elevati standard di qualita` ambientale e garantisce una generale riqualificazione sia a terra sia a mare (nuova imboccatura e adeguamento delle dighe foranee). In particolare, la riqualificazione delle aree a terra permettera` di delineare il ruolo di Numana come polo turistico regionale strategico e di eccellenza, valorizzando la sua particolare posizione geografica e la sue bellezze naturali. L'opportunita` di mettere in sicurezza il porto e` stata sfruttata dalla Regione per raggiungere anche altri importanti obiettivi, che permetteranno di far assumere alla portualita` pubblica, connotata ora da una diffusa forma di precarieta`, un livello di servizio misurato su elevati standard europei. Il piano permettera` inoltre di creare nuove strutture in grado di conferire al sistema porto capacita` di attrazione durante tutto l'arco dell'anno, dando un forte impulso all'economia turistica della zona, e quindi all'occupazione, non solo per il periodo estivo. All'approvazione si e` arrivati al termine del procedimento di confronto previsto per legge, che prevede l'adozione in giunta (avvenuta a gennaio), la pubblicazione sul Bur per la formulazione eventuale, entro sessanta giorni, delle osservazioni sui criteri e sulle linee generali, il rapporto ambientale, il parere di VAS. Dopo il procedimento partecipativo, la Regione ha svolto il ruolo di pianificazione che le e` stato lasciato in capo dalla Legge regionale. .
da: Ufficio Stampa regione Marche