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lunedì 28 novembre 2011

USCITA OVEST: VIA LIBERA PER ASSEGNARE I LAVORI

E' stata pubblicata, sabato 26 novembre in Gazzetta Ufficiale, la convenzione relativa all'Uscita Ovest, l'ultimo atto necessario per dare il via alle procedure di aggiudicazione definitiva dell'opera.

Caratteristiche stradali
Lunghezza complessiva asse principale: 8 km
Lunghezza complessiva Bretella: 2.7 km
Svincoli: n. 4 a livelli sfalsati: Svincolo del Porto; Svincolo autostradale Ancona Centro; Svincolo Madonna del Carmine; Area Svincolo Unificato.

Tipologia interventi
Lunghezza complessiva asse principale + Bretella: 10.700 m
Rilevato e Trincea: 4.943 m
Ponti e Viadotti: 1.570 m
Gallerie Naturali: 3.800 m
Gallerie Artificiali: 387 m

'Dopo le numerose sollecitazioni della Regione Marche a stringere i tempi burocratici per non tenere fermi centinaia di migliaia di euro di investimenti privati per la realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio - commenta l'assessore alle Infrastrutture Luigi Viventi - si conclude finalmente una parte fondamentale dell'iter amministrativo. A questo punto l'Anas puo` procedere con l`immediato invio delle lettere di invito alle sei ditte che hanno superato la fase di prequalifica. Siamo, di fatto, nella seconda fase della procedura di aggiudicazione del project, che permettera` di assegnare definitivamente i lavori'.
Lo schema di convenzione pubblicato sabato disciplinera` il rapporto tra il concedente (ANAS S.p.A.) ed il concessionario per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento viario tra il Porto di Ancona, la A14 e la S.S. 16.
La durata della concessione e`fissata in trentasei anni, che decorrono dalla data di efficacia della convenzione.
Il costo complessivo dell`intervento e` pari a 479,8 milioni di euro, al netto dell``IVA, di cui 353,3 milioni di euro per lavori, 12,8 milioni di euro per oneri di sicurezza e 113,7 milioni di euro per somme a disposizione. La realizzazione e` prevista mediante integrale ricorso alla finanza di progetto e il piano finanziario prevede il completo ammortamento dell'opera a fine concessione.
Si prevede che l'aggiudicazione al contraente generale possa avvenire entro il 2012 e, a seguire, il progetto esecutivo e l'inizio dei lavori.
Negli ultimi mesi e, in particolare, nelle ultime settimane, l'assessore Viventi ha seguito e sollecitato la conclusione dell'iter con numerosi incontri e lettere ufficiali al ministero e al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
'I tempi sono stati comunque troppo lunghi - afferma Viventi - e ora speriamo di velocizzare. Tra la prima delibera Cipe e la pubblicazione in Gazzetta sono trascorsi sei mesi. Altri sei ne sono occorsi per avere la delibera Cipe sullo schema di convenzione, e oggi, dopo piu` di sei mesi, siamo riusciti ad avere la pubblicazione della seconda delibera. Continueremo a vigilare affinche` non si presentino altri stop alla realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio'.
L'intervento riguarda la realizzazione di un collegamento viario ad elevata capacita` tra il Porto di Ancona, l'Autostrada A14 e la Variante alla
S.S. 16, di cui e` in corso di progettazione l'ampliamento. Il tracciato origina dall'innesto sulla viabilita` portuale, all'altezza di via Enrico Mattei, realizzato con un nuovo svincolo sull'Asse Attrezzato, comprensivo delle connessioni con la Nuova Darsena ed il Porto Storico. Superato questo, il tracciato si mantiene in viadotto, e dopo un tratto in rettilineo scavalca il fascio di binari della stazione di Ancona, imboccando in galleria la rupe della Palombella, all'altezza della ex scuola elementare Benincasa. All'uscita dalla galleria, il tracciato viaggia per circa 250 m a mezzacosta, e curvando decisamente in direzione ovest si riporta in galleria per circa 3 km. Il tracciato fuoriesce poi nella vallata Valle Lunga, ove prosegue seguendo il fondovalle sino alla sua parte meridionale, dove e` localizzata l'area di pedaggio e lo svincolo di innesto sulla A14. La connessione con la SS16 e` realizzata con una bretella di collegamento che costeggia il fosso Barcaglione e si attesta sulla Statale in localita` Madonna del Carmine tramite uno svincolo.
L'iter amministrativo della gara e` iniziato con la pubblicazione, da parte dell'ANAS, del bando nell'agosto 2010 per l``aggiudicazione al contraente generale (il soggetto che completera` la progettazione, eseguira` e gestira` l'opera). Tale aggiudicazione avviene mediante procedura ristretta: gli operatori economici presentano la richiesta di invito nel rispetto delle modalita` e dei termini fissati dal bando di gara e, successivamente, le proprie offerte rispettando le indicazioni previste nella lettera invito. Alle procedure ristrette sono invitati tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta e che siano in possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal bando. Essendo gia` avvenuta la verifica dei requisiti di qualificazione da parte della stazione appaltante, ANAS ' Direzione Generale, puo`, a questo punto, procedere con la gara vera e propria e, quindi, con l'affidamento della concessione al contraente generale.

Rai - Tgr del 29 novembre 2011
Da: Ufficio stampa Regione Marche - Segreteria assessorato

giovedì 24 novembre 2011

SOPPRESSIONE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA SULL'ANCONA-ROMA E SULLA DORSALE ADRIATICA - LETTERA AL MINISTRO PASSERA

Ho inoltrato anche al ministro dei Trasporti Passera la lettera inviata agli Ad di Trenitalia e Ferrovie dello Stato per chiedere un ripensamento netto rispetto alle soppressioni previste su alcuni treni di lunga percorrenza che penalizzerebbero le Marche in modo molto pesante.
Ecco la lettera inviata al Ministro:

Egregio signor Ministro,
Le trasmettiamo in allegato la lettera inviata questa mattina all’Amministratore delegato di Rfi ing. Mauro Moretti e all’Amministratore delegato di Trenitalia ing. Vincenzo Soprano.
Ai vertici di Rfi e di Trenitalia abbiamo chiesto attenzione e sensibilità nei confronti delle Marche che, con la rimodulazione degli orari dei treni e con la programmazione di alcune soppressioni, sarebbero di fatto tagliate fuori dai principali collegamenti nazionali (con Roma e con Milano) in orari strategici della giornata.
Se la rimodulazione si attuasse nei termini previsti sarebbero fortemente penalizzati, in primo luogo, i pendolari che quotidianamente usufruiscono del servizio di trasporto pubblico per raggiungere il luogo di lavoro. Concretamente risulterebbe impossibile rientrare da Roma nelle Marche dopo le 17,00 e  raggiungere l’Emilia Romagna da Pesaro in orari compatibili con quelli di inizio dell’attività lavorativa. Con questa riorganizzazione, inoltre, oltre ai flussi legati al lavoro, risulterebbero penalizzati anche quelli legati al turismo, con inevitabili ripercussioni negative su un territorio già molto provato dalle crisi degli ultimi anni.
Pur nella consapevolezza che il nostro Paese sta affrontando una situazione di estrema criticità, nella quale non ci potremo esimere da tagli, riduzioni e sacrifici anche difficili, non possiamo consentire che una regione come le Marche sia di fatto cancellata dai collegamenti nazionali strategici in termini di trasporto pubblico.
Nella certezza che vorrà condividere con noi questo problema, speriamo anche in un Suo intervento presso i vertici di Trenitalia.
Rai - Tgr del 29 novembre 2011


E'tv - Tg del 24 novembre 2011


Rai - Tgr del 24 novembre 2011 - serale


Rai - Tgr del 24 novembre 2011 - ore 14



TV Centro Marche - Tg del 24 novembre 2011

SOPPRESSIONE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA SULL'ANCONA-ROMA E SULLA DORSALE ADRIATICA - LETTERA AGLI AD DI FERROVIE E TRENITALIA


Questa è la lettera che ho inviato oggi all'Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Moretti e all'Ad di Trenitalia Soprano per chiedere un ripensamento sui tagli alle corse dei treni di lunga percorrenza che penalizzano pesantemente le Marche:

La Regione Marche è a conoscenza del fatto che con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale alcuni servizi Eurostar strategici sulla linea Roma-Ancona saranno oggetto di riclassificazione e di soppressione. La notizia ha suscitato preoccupazione negli utenti, che si sono rivolti numerosissimi ai nostri ufici e al nostro assessorato.
In particolare risulta penalizzante per il territorio e per i cittadini marchigiani la soppressione della coppia di treni in partenza alle 11,13 da Ancona e alle 19,32 da Roma. Quest’ultima corsa, tra l’altro, è quella che fino ad oggi permette di rientrare nelle rispettive località di residenza ai lavoratori pendolari che escono dall'ufficio alle 18. La soppressione del treno, l'ultimo "veloce" della giornata, rende di fatto impossibile a chi deve rientrare nelle Marche di svolgere qualsiasi attività nella capitale oltre le 17. La cancellazione, inoltre, provocherebbe un buco nel servizio di due ore e venti minuti (tale è infatti l'intervallo che intercorre tra il regionale precedente e quello successivo).
Segnaliamo inoltre la necessità che con le modifiche dell’orario sia garantita l’interconnessione con Bologna per i servizi con origine ad Ancona o Pescara, in modo tale che i nostri passeggeri possano usufruire comodamente dell’alta velocità.
Abbiamo altresì appreso che è intenzione di Trenitalia di sopprimere la fermata di Pesaro dei treni Frecciabianca in servizio nella dorsale adriatica. Anche in questo caso sarebbero molto pesanti le ripercussioni sull’utenza regionale, che già soffre della mancanza di servizi di qualità, dovuta, com’è noto, all’assenza dell’alta velocità. In questa tratta le richieste più pressanti riguardano il mantenimento dell'EurostarCity con partenza da Pesaro alle 7.47 e di quello della sera con partenza da Bologna alle 17.50 e arrivo a Pesaro alle 19.05. In questo caso riteniamo che sia estremamente necessario garantire l’equilibrio tra le fermate effettuate nelle Marche e quelle previste per l’Emilia Romagna. Con i tagli paventati ci risulta infatti che il rapporto (3 per la nostra regione contro le 9 dell’Emilia Romagna) sarebbe decisamente squilibrato a nostro svantaggio.
Concorderete con noi sul fatto che nel caso in cui i provvedimenti previsti diventassero effettivi, le Marche risulterebbero tagliate fuori dai collegamenti strategici con la capitale e con Milano, soprattutto nelle fasce orarie più importanti.
Auspichiamo infine un maggiore e più concreto coinvolgimento delle Regioni nell’assunzione delle decisioni che, come in questo caso, seppur riguardanti la programmazione nazionale, hanno un forte impatto sulle politiche del trasporto locale. 
Per questo chiediamo un netto ripensamento affinché non si verifichino i summenzionati tagli.

GUARDA I VIDEO

SOPPRESSIONE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA SULL'ANCONA-ROMA E SULLA DORSALE ADRIATICA: SITUAZIONE INACCETTABILE PER LE MARCHE


Da giorni ormai ricevo sulla mia posta elettronica numerose mail di cittadini preoccupati per le cancellazioni di alcune corse di treni a lunga percorrenza, strategici per collegare le Marche con la capitale e con il Nord Italia, e soprattutto vitali per i pendolari che ogni giorno, utilizzando queste linee, raggiungono il loro posto di lavoro. Ringrazio tutti per le segnalazioni.
La Regione Marche condivide le preoccupazioni dell’utenza rispetto ai tagli di Trenitalia sulle linee nazionali. Tagli che ci penalizzano in modo inaccettabile e che si aggiungono alla già gravissima situazione delle linee regionali per le quali allo stato attuale è prevista una riduzione del 75 per cento dei trasferimenti statali. Per ben tre volte i ministri dell’ex governo Berlusconi hanno negato alle Regioni un incontro che doveva servire a confrontarsi su un tema di altissima valenza sociale quale è quello della garanzia dei servizi di trasporto pubblico. Spero che con il nuovo governo si possano, invece, instaurare canali di migliore confronto e collaborazione.
Certamente dobbiamo essere pronti a un periodo di riduzioni e di grandi sacrifici, ma questo non può significare cancellare le Marche dai collegamenti nazionali strategici. Pur non avendo le Regioni una competenza diretta in tema di servizi a lunga percorrenza, mi sono attivato per sensibilizzare le ferrovie e il ministero sulla delicatezza e sull’estrema importanza di questo problema.
Questa mattina ho spedito una lettera ai vertici di Ferrovie dello Stato e di Trenitalia e una al ministro Passera. Il testo è disponibile nei due post seguenti.
LETTERA A FERROVIE DELLO STATO E TRENITALIA

venerdì 18 novembre 2011

LEGGE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E L'ASSETTO IDROGEOLOGICO: I CONCETTI CHIAVE DEL TESTO

18 NOVEMBRE 2011
Contrastare il degrado dei centri urbani, rilanciare il settore edilizio legato alle riqualificazione, limitare il consumo di suolo, affrontare e prevenire le criticità relative al dissesto idrogeologico. Sono le linee guida della Legge regionale per la riqualificazione urbana sostenibile e assetti idrogeologico approvata dal Consiglio martedì 15 novembre 2011 su proposta della giunta regionale.
La legge, che si basa sul principio generale del costruire sul costruito, anticipa la riforma complessiva della normativa sul governo del territorio su cui la Regione e` impegnata.
In termini generali l’obiettivo è quello di attivare processi di riqualificazione urbana affidandosi a processi sostenibili dal mercato. Inoltre la legge, congiuntamente alla normativa regionale sul piano casa (LR 22/2009), che viene per questo parzialmente modificata, intende dar luogo all’adeguamento alle normative edilizio-urbanistiche del Decreto Sviluppo (decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, “Prime disposizioni urgenti per l´economia” convertito, con modificazioni con Legge 12 luglio 2011, n. 106).
Il concetto di qualità urbana si coniuga, all’interno della legge, in un elenco di obiettivi: riduzione consumo di suolo, spazi pubblici di qualità, spesso carenti nelle città delle Marche, modernizzazione delle reti infrastrutturali e miglioramento dell’efficienza energetica, previsione di servizi e infrastrutture, riduzione del rischio idrogeologico, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e contributo alla realizzazione di reti ecologiche.
La legge introduce un nuovo strumento operativo definito PORU: Programma operativo per la riqualificazione urbana, approvato con procedure semplificate, che risponde alla esigenza di innovare l’attuale normativa introducendo un modello che prevede la separazione tra la dimensione strategica e di indirizzo e quella più propriamente di regolazione degli usi del suolo. La riqualificazione urbana infatti da un lato presuppone una dimensione strategica: il Comune individua le aree (art.2), anche su indicazione dei cittadini, esplicita i problemi delle diverse parti di città, fissa obiettivi, sollecita l’espressione di manifestazioni di interesse, valuta proposte alternative secondo modalità trasparenti, costruendo una strategia di riqualificazione. D’altra parte il PORU (art.3) trasforma in un disegno urbano coerente e operante gli obiettivi di riqualificazione, caratterizzandosi come un vero e proprio piano attuativo che si applica alle aree urbanizzate (diverse dalle zone storiche “A”).
Tre i concetti chiave innovativi attraverso i quali la legge prevede la realizzazione dei programmi di riqualificazione urbana: premialità, perequazione e compensazione.
Per favorire l'avvio delle operazioni di riqualificazione, la proposta di legge prevede che il Poru possa consentire incrementi sino al 20 per cento dei volumi e degli indici di piano esistenti, elevabili al 25 per cento nei Programmi intercomunali (recupero di zone appartenenti a piu` Comuni).
Il Poru è attuato attraverso pratiche di perequazione urbanistica e di compensazione. Per poter ottemperare al principio di equità tra i proprietari interessati e insieme poter garantire una dotazione di aree per l’ente pubblico è stata introdotta la pratica della perequazione. Se fino ad oggi la perequazione urbanistica era praticata con qualche difficoltà da pochi piani “avanzati” d’ora in poi essa potrà divenire generalizzata grazie alla legge regionale e all’intervento del legislatore nazionale che nell’ambito del “Decreto Sviluppo” ha modificato il codice civile sancendo il trasferimento dei diritti edificatori.
Un altro strumento di tecnica urbanistica prevede la facoltà di trasferire diritti edificatori su altre aree, in alternativa, per esempio, all’esproprio.
Data la rilevanza di queste tecniche di pianificazione, esse non sono introdotte limitatamente alla gestione del Poru ma in modo esteso per l’intero sistema della pianificazione comunale della Regione Marche, come è precisato nell’art.12, c.7.
L’art. 10 persegue l’obiettivo della progressiva riduzione del rischio idrogeologico, introducendo la verifica di compatibilità idraulica degli strumenti di pianificazione. Tale verifica serve ad accertare la “compatibilità” idraulica delle trasformazioni territoriali anche per le aree di recupero e riqualificazione urbana, nell’ottica di una progressiva riduzione-diminuzione dello specifico rischio. E’ richiesto il controllo del carico idraulico, in modo da evitarne l’incremento rispetto allo stato attuale e un pregiudizio alla sua riduzione, anche futura, prevedendo la preventiva valutazione della necessità di realizzare opere “strutturali” di mitigazione a beneficio anche del costruito attuale. Viene fissato il principio di “invarianza idraulica” delle trasformazioni territoriali, anche derivanti da recupero e riqualificazione urbana, per le quali sono richieste misure compensative, rivolte ad “assorbire-compensare” la “perturbazione-incremento” dei deflussi superficiali derivanti dalla maggiore o diversa impermeabilizzazione delle superfici.
Perché, infine, la politica di riqualificazione possa essere efficace, bisogna orientare verso questo obiettivo l’attività edilizia nel suo complesso. Un  principio di buona amministrazione, finalizzato a contenere il consumo di suolo, prevede dunque che per un periodo definito (fino all’approvazione di una riforma organica della legge urbanistica e comunque non oltre 24 mesi) non siano ammesse ulteriori espansioni di aree edificabili nei Comuni che non abbiano esaurito per almeno il 75% le aree esistenti con medesima destinazione urbanistica (con alcune eccezioni che riguardano l’ampliamento di attività produttive già insediate).



A cura di: segreteria assessore Viventi

giovedì 17 novembre 2011

LEGGE SULLA RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE: MODELLO PER LE ALTRE REGIONI

16 NOVEMBRE 2011 'Esprimo viva soddisfazione per l'approvazione della Legge per la riqualificazione urbana sostenibile e l'assetto idrogeologico avvenuta ieri in Consiglio e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al complesso lavoro di redazione, di stesura, di revisione: gli uffici, i tecnici e dirigenti competenti, i Consiglieri della quarta Commissione presieduta da Enzo Giancarli e quanti, ieri in Assemblea, hanno inteso dare il loro contributo costruttivo affinche` la Regione Marche potesse dotarsi di questo strumento normativo strategico sia per il rilancio dell'edilizia, sia per il governo di un territorio che oggi ha bisogno di essere rivitalizzato dove e` in degrado, che non puo` piu` essere consumato e che va difeso in modo da tutelare le popolazioni anche dai danni ambientali. Per questo la nostra legge poggia su alcuni capisaldi fondamentali: creare regole certe per favorire il rilancio dell'edilizia collegata alla riqualificazione urbana, dotare il territorio di strumenti di governo innovativi come la perequazione, la compensazione e la premialita`, prevenire il dissesto idrogeologico e contribuire a rimuoverne le cause. Io credo che l'altissimo numero di emendamenti presentati, sia, al di la` di tutto, anche il segno dell'estremo interesse che questa legge riscuote oggi sul territorio, che, ha, effettivamente, bisogno di regole nuove, dal punto di vista dell``urbanistica, dell'ambiente e dell'economia. Il lavoro di ieri in aula si e` rivelato estremamente complesso, ma posso dire che, a parte alcuni casi in cui mi e` sembrato che interessi di categoria prevalessero su quello generale, ho apprezzato, nella gran parte del dibattito, un sincero e fattivo interesse rispetto a temi che oggi non possono che trovarsi in primo piano nell'attivita` amministrativa e normativa. Con questo primo importante passo abbiamo adeguato, in alcuni aspetti fondamentali, la normativa gia` esistente. In aula ho preso l`impegno a portare in Consiglio, entro il 2012, la Legge di riforma urbanistica e ho offerto la mia disponibilita` a rivedere la legge sul Piano casa nelle parti in cui e` migliorabile. Colgo l``occasione per sottolineare che il nostro testo normativo sta suscitando gia` l'interesse di molte Regioni italiane, come registrato, tra l'altro, anche in occasione dell'ultimo convegno nazionale dell'Inu che si e` tenuto a Bologna la scorsa settimana, nel corso del quale l'esperienza delle Marche e` stata indicata come modello interessante da perseguire'.



Italia 7 - Tg del 15 novembre 2011
Da: Ufficio stampa Regione Marche

lunedì 14 novembre 2011

L'EFFETTO PROFESSORE PREMIA UDC E PD





Politica
14/11/2011 - LA CRISI

L'"effetto professore"
premia Udc e Pd

Fotografate a oggi le intenzioni di voto: vola il partito di Casini, bene Pd e Fli. In forte calo Idv e Lega

Se si votasse oggi l'Udc di Casini raggiungerebbe il dieci per cento alla Camera

MARCO CASTELNUOVO
Si potrebbe definire Effetto Monti: se si votasse oggi, l’Udc raggiungerebbe il dieci per cento alla Camera e il Pd sarebbe nettamente il primo partito. Esercizio di scuola, visto che non si vota subito e che il leader del partito di maggioranza è al suo punto più basso, dopo che è uscito di scena, ma segnala un’evidente mutazione in corso.

È il risultato di un sondaggio svolto in collaborazione da «La Stampa» e «Termometro politico», un istituto che unisce alla metodologia tradizionale un sistema più dinamico per cogliere i movimenti istantanei del corpo elettorale. In questi giorni infatti è successo qualcosa: la maggior parte degli italiani si è convinta della necessità di un governo d’emergenza, al di là delle posizioni dei partiti. E punisce chi ha annunciato l’opposizione premiando, invece, chi si è fin da subito detto disponibile a un esecutivo di transizione. Crescono dunque Pd e Udc considerato il partito che più si è speso per la soluzione Monti - mentre scendono oltremodo Lega Nord e Italia dei Valori. «Si capisce immediatamente dai nostri flussi spiega Gianluca Borrelli, fondatore di “Termometro Politico” - che specialmente chi ritiene i sacrifici particolarmente necessari, tende a spostarsi da forze tendenzialmente “antagoniste" come Idv e Lega verso forze più di governo». Nel caso dell’Idv il flusso è piuttosto forte verso il Pd, nel caso della Lega si disperde soprattutto verso il Pdl e in misura minore verso Fli e Udc. Quello che il Pdl guadagna dalla Lega, lo perde verso Fli e Udc: la sconfitta del leader carismatico fa pagare inevitabilmente dazio al partito. Il polo di attrazione naturale è l’Udc il cui elettorato sembra identificarsi ed affidarsi totalmente a Monti. «Anche Fli continua Borrelli - avrebbe un margine potenziale piuttosto elevato di crescita qualora lo smottamento continuasse».

Ma è uno spostamento strutturale? Conclude sempre Borrelli: «Non devono sorprendere movimenti di blocchi così grossi in una sola settimana anche perché la stessa cosa accadde dopo il 14 dicembre quando un 3% secondo tutti i sondaggi passò da Fli al Pdl, all’indomani della tenuta del governo Berlusconi».

Infine risulta che non tutti coloro che hanno votato partiti percepiti come «antagonisti» si sentirebbero rappresentati da atteggiamenti estremistici in qualsiasi circostanza. Buona parte degli elettori mobili di questi partiti infatti tollera e giustifica più di altri gli atteggiamenti eccessivi di alcune frange ma in questa fase tutti avvertono un bisogno di moderazione.

giovedì 3 novembre 2011

TGR DEL 23-10-2011: INTERVENTO DELL'ASSESSORE VIVENTI SULLA PIATTAFORMA LOGISTICA

DISAGI PER I DISSERVIZI FERROVIARI DI GIUGNO E LUGLIO 2011, ABBONAMENTI DI DICEMBRE SCONTATI PER I PENDOLARI

31 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche risarcisce i pendolari per i gravi disagi ferroviari subiti, nei mesi di giugno e luglio 2011, a seguito della soppressione di 230 corse da parte di Trenitalia. Gli abbonati usufruiranno di uno sconto del 50 per cento sul prezzo dell'abbonamento regionale del prossimo mese di dicembre, attraverso l'utilizzo dei fondi dalle sanzioni a Trenitalia. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell'assessore ai Trasporti, Luigi Viventi. 'Una decisione doverosa che avevamo anticipato anche in sede di dibattito consiliare ' afferma Viventi ' A fronte di disservizi accertati, abbiamo sollecitato l'Azienda a provvedere ai risarcimenti. Trenitalia non si e` mostrata disponibile, per cui interviene direttamente la Regione, ricorrendo alle somme incamerate come sanzioni per i servizi non effettuati e per gli adempimenti contrattuali non rispettati'. A partire dal 17 giugno e fino al 2 luglio 2011, Trenitalia ha soppresso per 'motivi tecnici', 230 corse, di cui 207 tra il 17 e il 30 giugno. Le cause sono riconducibili a un malfunzionamento del nuovo sistema informatico di turnazione del personale e, secondo l'azienda, a livelli anomali di assenza per malattia del personale di bordo. La Regione ha subito chiesto a Trenitalia il rimborso del costo degli abbonamenti di giugno agli utenti, mentre la direziona nazionale di Trenitalia ha rimandato la questione alle verifiche contrattuali. La Giunta ha quindi deciso di intervenire direttamente, riconoscendo lo sconto sugli abbonamenti di dicembre 2011 e stanziando la somma di 200 mila euro. Possono usufruire del rimborso i residenti nelle Marche, in possesso di un abbonamento valido (mensile o annuale), per una localita` delle Marche. Il bonus e` pari al 50 per cento del costo dell'abbonamento mensile o di un dodicesimo dell'abbonamento annuale.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

USCITA OVEST DEL PORTO DI ANCONA, VIVENTI AL CIPE: 'VELOCIZZARE I TEMPI'

27 OTTOBRE 2011 - 'Velocizzare i tempi' per indire la gara di aggiudicazione dei lavori relativi all'Uscita Ovest del porto di Ancona. E` quanto sollecita l'assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Viventi, che ha inviato una lettera al segretario del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), il sottosegretario di Stato della presidenza del Consiglio dei ministri, on Gianfranco Micciche`. L'assessore rileva che, nonostante i lunghi tempi burocratici intercorsi - sei mesi tra la prima delibera Cipe e la pubblicazione in Gazzetta, altri sei mesi per avere la delibera Cipe sullo schema di convenzione, e oggi, dopo altri sei mesi, ancora - 'siamo in attesa della pubblicazione' della seconda delibera sulla Gazzetta ufficiale. Di seguito il testo della lettera: 'Torno ad affrontare con questa richiesta il problema dell'espletamento dell'iter amministrativo per la realizzazione del collegamento viario tra il porto di Ancona e la grande viabilita`. Il progetto preliminare e la proposta del promotore - fatta eccezione per lo schema di convenzione - sono stati approvati dal CIPE con delibera del 13 maggio 2010, la quale e` stata pubblicata in Gazzetta ufficiale dopo oltre sei mesi, il 26 novembre 2010. Il CIPE ha poi approvato lo schema di convenzione dopo altri sei mesi, cioe` il 5 maggio 2011. Nonostante il 7 giugno la delibera sia stata trasmessa alla Ragioneria generale dello Stato e la Corte dei Conti si sia espressa positivamente nel merito lo scorso settembre, ad oggi, siamo ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il prolungarsi di questo iter risulta estremamente penalizzante, poiche` blocca la realizzazione di una infrastruttura strategica per il nostro territorio. Le ricordo che, trattandosi di project financing, stiamo tenendo fermo un investimento di quasi 600 milioni di euro, totalmente a carico di privati e quindi con nessun onere per lo Stato. Spero che il Suo interessamento, per il quale La ringrazio, possa contribuire a velocizzare i tempi, nell'interesse di tutta la comunita`.
da: Ufficio Stampa Regione Marche

SAN BENEDETTO: ELIMINAZIONE DEL PASSAGGIO A LIVELLO. RISORSE SUFFICIENTI PER ULTIMARE L'INTERVENTO ENTRO IL 2013

24 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche, Rete ferroviaria italiane (Rfi) e il Comune di San Benedetto del Tronto sottoscriveranno un nuovo accordo di programma per l'eliminazione del passaggio a livello sulla Statale 16 della linea ferroviaria 'Ascoli Piceno ' Porto d'Ascoli'. La Giunta regionale ha approvato il nuovo schema, a seguito della rimodulazione delle risorse Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate). 'Nonostante la rimodulazione, le risorse sono sufficienti per realizzare l'intervento entro i tempi progettuali ' afferma l'assessore ai Trasporti, Luigi Viventi ' La Conferenza dei servizi si e` espressa positivamente, per cui possiamo procedere celermente alla firma dell'intesa, in modo da concludere l'opera entro il 2013'. L'intervento richiede un costo di 4 milioni e 320 mila euro, coperto da 3 milioni e 271 mila euro della Regione (fondi Fas), 377 mila euro del Comune, 671 mila euro di Rfi. Sono previste le realizzazione di un sottovia carrabile e ciclopedonabile e la sistemazione della viabilita` di raccordo e dei sottoservizi. I lavori saranno affidati entro il mese di dicembre 2011, per concludersi entro dicembre del 2013.

da: Ufficio stampa Regione Marche

HOTEL HOUSE DI PORTO RECANATI, LA REGIONE APPROVA IL PROGETTO DI VIDEOSORVEGLIANZA

24 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche ha approvato il progetto comunale di videosorveglianza del condominio 'Hotel House' di Porto Recanati. La struttura ospita circa 1.376 persone, il 92 per cento extracomunitarie di 40 diverse etnie, ed e` composta da 480 appartamenti dislocati su 17 piani. La citta` (circa 12 mila abitanti, con il 21,8 per cento di stranieri) e` oggetto di uno specifico 'Patto per la sicurezza', siglato il 9 maggio 2011, alla presenza del sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovani. Il progetto viene finanziato dalla Regione Marche con 100 mila euro. Prevede la riqualificazione dell'area attraverso interventi nelle zone verdi intorno al perimetro del condominio e un sistema di video sorveglianza, con telecamere manovrabili a 360, che permettono di monitorare l'intera zona interessata, senza punti d'ombra. Le immagini vengono trasferite, in tempo reale, agli uffici delle varie forze dell'ordine presenti sul territorio comunale.

da: Ufficio stampa Regione Marche

LINEA FERROVIARIA FANO-URBINO: PARERE FAVOREVOLE ALLA DISMISSIONE. LA PROVINCIA DI PESARO RICONVERTE L'AREA

17 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche ha espresso parere favorevole alla dismissione della linea ferroviaria Fano-Urbino. Su proposta dell'assessore alle Infrastrutture, Luigi Viventi, la Giunta regionale ha risposto alle richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sollecitava una decisione in merito, a seguito della rinuncia della concessione di servizio da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). 'Abbiamo assecondato le ripetute richieste della Provincia di Pesaro e Urbino di procedere alla dismissione definitiva, in quanto interessata a riconvertire l'aerea dell'ex sede ferroviaria ' sottolinea Viventi ' La decisione comunicata al Ministero tiene conto anche del fatto che Rfi non e` piu` intenzionata a ripristinare il collegamento ferroviario, per cui, come Regione, autorizziamo Rfi e la Provincia a instaurare rapporti diretti per un miglior riutilizzo pubblico della vecchia linea'. Il servizio passeggeri e merci sulla linea ferroviaria Fano-Urbino e` stato soppresso nel 1987, previa autorizzazione del ministero dei Trasporti. Attualmente viene effettuato un sevizio sostitutivo, con autolinea, finanziato dalla Regione Marche. La concessione per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria prevede la possibilita` di dismissione, una volta acquisiti i pareri ministeriali e della Regione. Rfi, gia` nel 2002, rinunciava alla concessione di esercizio per le difficolta` economiche e gestionali connesse all'effettuazione del servizio. Nel 2003 il Ministero chiedeva alla Regione il proprio parere, nell'ambito della programmazione dei servizi locali. La Regione, nel 2005, invitava il Ministero a soprassedere alla chiusura. Nel 2010 la Provincia di Pesaro e Urbino, invece, ha richiesto ripetutamente la ripresa dell'iter di dismissione e l'assegnazione all'Amministrazione provinciale dell'area della linea, per realizzare l'asse portante della rete di piste ciclabili della provincia, lungo la Valle del Metauro. Sempre nel 2010 la Provincia ha inviato alla Regione e a Rfi la delibera con cui si chiedeva di procedere alla dismissione definitiva e sollecitato la Regione, anche nel 2011, per esprimere il necessario parere al Ministero. La Regione ha nuovamente avviato contatti con Rfi per valutare l'ipotesi di una riattivazione della linea, non trovando la dovuta adesione per la scarsa frequentazione della tratta ferroviaria. 'Conseguenza logica e definitiva ' conclude Viventi ' e` stata, pertanto, l'invio del parere favorevole al Ministero, in quanto la contrazione delle risorse statali, per il settore, non concede possibilita` di ulteriori ripensamenti'.
da: Ufficio Stampa Regione Marche