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mercoledì 24 ottobre 2012

TPL E RAZIONALIZZAZIONE DEL SETTORE - PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA

(PESARO) – “Con l’approvazione della legge ponte per la governance del Trasporto pubblico locale ci siamo dotati di uno strumento indispensabile per la disciplina del settore, che oggi è improcrastinabile, sia per esigenze oggettive di risparmio, sia per adeguarci al nuovo quadro normativo nazionale”. L’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, commenta con queste parole la proposta di legge ‘Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale e locale’ che la Giunta ha inviato all’Assemblea legislativa per l’approvazione”. “Il settore dei trasporti – spiega Viventi – necessitava da tempo di una profonda opera di razionalizzazione ed efficientamento e tale azione oggi si rende indispensabile per far fronte alla sempre maggiore riduzione dei trasferimenti da parte del governo centrale. Ricordo che solo nei giorni scorsi abbiamo rischiato di vedere paralizzato l’intero sistema e che questo grave problema è stato risolto grazie al buon esito della trattativa Stato Regioni, che ha recuperato quasi totalmente il budget annuale, che rischiava un ulteriore taglio di più di 500 milioni di euro a livello nazionale. Resta comunque fondamentale la necessità di intervenire. La legge di stabilità pone infatti il raggiungimento di requisiti di efficienza e maggiore competitività sul complesso ferro-gomma come condizione per il trasferimento di una parte cospicua (40%) delle risorse assegnate”. Il testo presentato prevede un bacino unico regionale per la programmazione integrata dei servizi automobilistici e ferroviari e ambiti di gestione dei servizi urbani ed extraurbani corrispondenti a quelli delle province marchigiane, in quanto i servizi pubblici di rilevanza economica devono essere gestiti in bacini territoriali che assicurino economie di scala e massima efficienza. Il testo inviato all’Assemblea legislativa stabilisce che la Giunta regionale approvi il Programma triennale dei servizi di trasporto regionale e locale su gomma e su ferro, previo parere del Consiglio delle autonomie locali. I Comuni capoluogo di provincia e gli altri Comuni con popolazione superiore a 30 mila abitanti o sede non decentrata di Università preparano il proprio piano comunale dei servizi. L’affidamento è effettuato dalla Regione negli ambiti territoriali corrispondenti alle Province e il contratto di servizio, che comprende contemporaneamente sia i servizi urbani sia quelli urbani, è sottoscritto congiuntamente da Regione e Provincia di competenza.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

PROTEZIONE CIVILE, IL PROTOCOLLO PER LA FORMAZIONE DI PROFESSIONISTI COMPETENTI IN CASO DI CALAMITA’


Un percorso didattico per formare tecnici esperti nella gestione dell’emergenza sismica: è quanto prevede il protocollo tra la Regione e la Federazione Ordini degli ingegneri Marche siglato ieri, martedì 23 ottobre, ad Ancona, dall’assessore Luigi Viventi, in rappresentanza della Regione e da Pasquale Ubaldi, Presidente della Federazione Ordine degli Ingegneri Marche, in occasione della consegna degli attestati agli ingegneri. “La Regione Marche - ha dichiarato Viventi – si conferma come modello di riferimento per le politiche legate alla prevenzione e gestione dei fenomeni sismici. Il protocollo si propone infatti di fornire gli strumenti necessari per formare un valido numero di professionisti e per affrontare con adeguata competenza e preparazione le problematiche legate alla pianificazione e gestione tecnica dell’emergenza, al rilievo del danno e al giudizio di agibilità. I professionisti così formati sono in grado di fornire un ausilio altamente qualificato alle squadre di tecnici e di integrarsi con il loro lavoro”. Il Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione civile, specifica il documento, si impegna dunque a fornire indirizzi e criteri generali, garantire una supervisione complessiva delle attività, collaborare nell’individuazione, all’interno del personale dipendente, dei docenti più idonei; rende inoltre disponibili le pubblicazioni sull’argomento, promuove l’utilizzo degli ingegneri nelle squadre di rilevamento danni ed agibilità post-evento, nonché nelle funzioni di supporto alle autorità locali per la gestione dell’emergenza e il conseguente ripristino dell’ordinarietà. Sarà poi il Dipartimento a conservare un elenco regionale dei tecnici specialisti che hanno frequentato i corsi coerentemente con quanto stabilito dal protocollo. La Federazione, da parte sua, ha interesse a contribuire alla formazione dei propri iscritti per offrire alle istituzioni, e all’insieme del corpo sociale e civile, professionisti competenti al servizio della comunità in caso di eventi calamitosi. Il percorso formativo è a totale carico delle Federazione. Il Dipartimento non dovrà assumersi alcune onere né spese, unico obbligo specifico è quello di formulare e aggiornare l’elenco regionale dei partecipanti ai corsi e mettere a disposizione personale docente, informazioni e cartografie.




da: Ufficio Stampa regione Marche



lunedì 15 ottobre 2012

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, SCONGIURATO IL TAGLIO AI SERVIZI


Il servizio di trasporto pubblico su ferro e su gomma che fino a pochi giorni fa correva il rischio di ulteriori tagli o penalizzazioni, potrà essere sostanzialmente garantito dalla Regione. Lo co-munica l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, in seguito al buon esito della trattativa Stato-Regioni per la copertura dei costi del servizio ferroviario.
“A questo punto – spiega Viventi – con il decreto stabiltà 2012 il governo ha fissato per le Re-gioni un contributo di 1 miliardo e 665 milioni per tutta l’Italia, somma leggermente inferiore al miliardo e 748 milioni su cui era stato raggiunto l’accordo alla fine del 2011, ma molto superiore al miliardo e 200 milioni previsto fino a qualche giorno fa”.
“In questo scenario – prosegue l’assessore – nelle Marche ci saremmo trovati nella necessità di reperire quasi otto milioni di euro all’interno delle risorse regionali, oppure di procedere a una forte contrazione del servizio. Non dimentichiamo che la richiesta iniziale delle Regioni era stata di due miliardi di euro e che l’accordo era stato raggiunto sul miliardo e 700 milioni. Tuttavia la somma prevista la scorsa settimana ci permetterà di gestire la programmazione con una re-lativa tranquillità”.
Resta comunque fondamentale la necessità di razionalizzazione ed efficentamento dell’intero sistema (ferro e gomma). La legge di stabilità pone infatti il raggiungimento di questi requisiti come condizione per il trasferimento di una parte cospicua (40%) delle risorse assegnate. “Su questo – conclude Viventi – stiamo fortunatamente lavorando già da tempo, attraverso l’elaborazione di un programma di efficientamento del Tpl locale, che sarà posto a base delle gare per la riassegnazione dei servizi automobilistici (2013) e ferroviari (2015)”.

Da: Ufficio stampa Regione Marche

giovedì 4 ottobre 2012

QUADRILATERO PERUGIA – ANCONA: CONFERMA DEL CRONOPROGRAMMA


Conferma del cronoprogramma dei lavori della Quadrilatero (direttrice Perugia Ancona), con rispetto dei tempi di consegna dell’opera già stabiliti: entro settembre 2014 apertura al traffico del tratto “Serra San Quirico – Albacina”, completamento della tratta “Cancelli – Fossato di Vico” entro marzo 2015. La rassicurazione è venuta al termine della verifica fatta oggi, durante un incontro promosso dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, al quale hanno partecipato gli assessori alla Viabilità, Paolo Eusebi, e all’Urbanistica, Luigi Viventi; il presidente della Quadrilatero Marche Umbria, Gaetano Galia; il presidente Dirpa, Maurizio De Lieto; l'amministratore delegato Dirpa, Francesco Giuffrida; il presidente di Impresa Spa (principale affidatario di Dirpa), Raffaele Raiola. La riunione è servito per approfondire l’analisi dei singoli lotti in corso di realizzazione e per riscontrare la corrispondenza con la tempistica contrattuale. È stato, inoltre, fatto il punto sulla Pedemontana delle Marche, tratto Fabriano-Matelica, finanziato dalla Regione per 90 milioni di euro. Il progetto esecutivo dell’opera è stato consegnato ieri dal Contraente generale Dirpa. Il presidente Spacca ha richiesto che l’affidamento dei lavori e l’apertura dei cantieri possano avvenire entro breve. “La Regione continuerà a vigilare sul rispetto dei tempi stabiliti, richiamando tutti alle proprie responsabilità – ha dichiarato Spacca – La Quadrilatero rappresenta una delle poche opere viarie nazionali dotate di risorse adeguate alla sua realizzazione. Ritardi non sono tollerabili perché l’asse viario costituisce un’esigenza vitale per le nostre comunità, specie in una situazione di crisi come l’attuale. Il clima riscontrato è stato indubbiamente positivo, come la disponibilità a lavorare insieme affinché i lavori si concludano nei tempi contrattuali. Indubbiamente la situazione economica generale rappresenta un vincolo alla conclusione dell’arteria, ma anche un parametro di comportamento virtuoso nel panorama nazionale, specie in una contesto economico difficile per le istituzioni e per le imprese che oggi hanno in appalto i lavori”. Quello odierno è stato il terzo incontro, nel giro di pochi mesi, che si è svolto a seguito delle preoccupazioni per una mancata accelerazione delle attività, in particolare per le opere già cantierate e immediatamente cantierabili. Sono stati illustrati gli avanzamenti sui singoli lotti e lo stato delle opere previste nel tratto Fossato di Vico – Cancelli, oggetto della perizia di variante approvata dalla Giunta regionale lo scorso mese di luglio. I tecnici hanno illustrato, tra gli altri, gli interventi relativi ai Viadotti Mariani 1 ed Esino 2 Nord, alle Gallerie Gattuccio Sud, Gola della Rossa e Sassi Rossi, allo svincolo di Tufico. Al termine dell’incontro il presidente Spacca ha nuovamente sollecitato la società Quadrilatero Spa a svolgere un continuo controllo su Dirpa e sul suo principale affidatario Impresa Spa, affinché i tempi vadano rispettati, così come assicurato. È stato fissato inoltre un prossimo sopralluogo sui cantieri per poter constatare dal vivo l’avanzamento dei lavori.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

martedì 2 ottobre 2012

QUADRILATERO: CON LA VARANTE DI VALICO CONTENIMENTO DEI COSTI: DA 90 A 18 MILIONI DI EURO

“Con l’approvazione della cosiddetta variante di valico di Fossato siamo in grado di risolvere uno dei nodi più preoccupanti per la realizzazione del raddoppio della Ss 76, perché mettiamo la Quadrilatero in condizione di conseguire un consistentissimo contenimento dei costi, da 90 a circa 18 milioni, per la realizzazione degli adeguamenti necessari a rendere pienamente funzionali gli svincoli di Cancelli, Valtreara e Camponocecchio”. Lo ricorda l’assessore regionale all’urbanistica Luigi Viventi, su cui proposta è stata approvata dalla giunta, prima della pausa estiva, la variante in corso d’opera per il progetto esecutivo della SS 76 Val d’Esino, tratti Fossato di Vico–Cancelli e Albacina–Serra San Quirico. “Abbiamo studiato le necessità presentate dai Comuni e dalle popolazioni interessate – spiega Viventi - e, rispetto all’ipotesi iniziale, che avrebbe comportato un aumento dei costi di più di 90 milioni di euro, siamo riusciti a ottimizzare i progetti, arrivando a un costo di circa 18 milioni. Le varianti urbanistiche apportate permettono di ottimizzare il tracciato esistente eliminano una serie di infrastrutture originariamente previste, garantiscono il riammaglio con la viabilità locale e l’uso della SS 76 anche con i lavori in corso”.
In particolare, nel tratto Fossato di Vico-Cancelli sono state accorpate alcune gallerie (Galleria Valico di Fossato in luogo della stessa e della Galleria La Madonnella in carreggiata sud e galleria Campodiegoli al posto delle gallerie Serafico e Campodiegoli in carreggiata nord), che saranno realizzate con una modifica del tracciato, lontano dalla viabilità esistente e quindi senza interferenze dei lavori con l’attuale strada. Allo svincolo di Cancelli è stata prevista una serie di opere in rilevato e di rotatorie, così che non sarà più necessaria la costruzione della rampa di collegamento in entrata in direzione Ancona, prevista prima dell’abitato. Allo svincolo di Valtreara, invece, sarà realizzata una rampa di collegamento con Gattuccio, mentre allo svincolo di Camponocecchio, è stata introdotta una bretella che permetterà di evitare l’attraversamento della frazione da parte del traffico veicolare. Su richiesta delle Ferrovie sarà poi realizzato un nuovo sovrappasso ferroviario e del viadotto Gola della Rossa sul fiume Esino. E’ stata inoltre approvata l’ipotesi di non procedere alla realizzazione degli interventi di adeguamento nel tratto Valtreara - Serra San Quirico (demolizione e rifacimento dei Viadotti Esino3, Esino4 e Serra San Quirico in carreggiata sud), per limitare le interferenze con il traffico veicolare. Saranno tuttavia portate a termine le manutenzioni e la messa a norma dei guard rail. Sarà proprio questa determinazione a non demolire i viadotti a consentire il significativo contenimento dei costi, totalmente coperti dalla società Quadrilatero.
"Con la visita di oggi ai cantieri della SS76 si può verificare – prosegue Viventi - che i lavori stanno proseguendo, con circa 200 operai impegnati nei cantieri”. L’opera più importante, la galleria Gola della Rossa è in costante avanzamento. In questo cantiere è in piena attività la fase di scavo, il cui avanzamento attuale è di circa 3.020 metri sui 3.640 previsti. Sono inoltre cominciati i lavori di traforo delle gallerie Campodiegoli e Valico di Fossato, è quasi completato il viadotto san Lazzaro e sono terminati l’Esino I e Esino II. “Con l’approvazione di questa variante – conclude l’assessore all’Urbanistica - si compie un altro decisivo passo in avanti nei confronti dell’avanzamento dei lavori del raddoppio della SS76, che per il tratto Serra San Quirico – Albacina dovrebbero concludersi nell’autunno 2014, mentre il completamento del tratto Cancelli – Fossato di Vico è previsto per la primavera 2015”.

QUADRILATERO, CON LA VARIANTE DI TAVERNE COSTI RIDOTTI DI CIRCA 1 MILIONE DI EURO

È stata approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Luigi Viventi, la variante in corso d’opera per il progetto esecutivo della SS 77 “Val di Chienti”, nel tratto Foligno-Pontelatrave che permetterà di ridurre di circa un milione di euro il costo delle opere da realizzare e di ottimizzare del 30 per cento circa i tempi di costruzione dell’opera. “Le variazioni apportate – spiega Viventi - sono derivate da necessità, sorte in corso d’opera, relative a questioni di tipo geologico che avrebbero reso problematica la realizzazione della galleria naturale Taverne”. La particolare conformazione litologica dei terreni incontrati avrebbero infatti portato a un aggravio sia dei tempi sia dei costi dell’intervento e, soprattutto, alla riduzione del grado di sicurezza per gli operai in fase di scavo. Questo lo si è riscontrato a seguito di ulteriori sondaggi che, entrando nel dettaglio delle caratteristiche del substrato interessato, hanno messo in evidenza una situazione stratigrafica localmente differente da quella prevista nel progetto esecutivo approvato. Per risolvere il problema è stata approvata la variante altimetrica al progetto esecutivo nel tratto compreso fra la galleria naturale “Taverne” e la galleria artificiale “San Vincenzo”, tra le progressive Km. 18+070 e 19+00, e l’adozione della prefabbricazione dei manufatti. La variante è solo di tipo altimetrico, quindi non comporta variazioni all’andamento planimetrico del tracciato ed inizia subito dopo lo svincolo di Colfiorito, dove il tracciato sale con una pendenza del 3%. Tale aumento di quota comporta che la parte centrale della Galleria Taverne venga allo scoperto per un tratto di circa 150 metri e che la galleria, originariamente lunga 622 metri, si divida in due tronchi denominati Taverne 1 e Taverne 2 della lunghezza rispettivamente di circa m. 275 e m. 125 (asse Nord). L’innalzamento generale della livelletta comporta che anche la successiva Galleria artificiale San Vincenzo subisca una riduzione di lunghezza, passando dai 255 metri del progetto esecutivo ai 180 metri della variante. Con le modifiche apportate si risolvono le problematiche emerse: l’innalzamento della livelletta comporta un sostanziale abbassamento dei ricoprimenti dell’opera; permette di affrontare gli scadenti litotipi incontrati con scavi all’aperto, eventualmente sostenuti in fase provvisionale con opere convenzionali quali muri tirantati “berlinesi”; si elimina l’incertezza legata agli scavi in sotterraneo; si garantisce un costo certo delle opere da realizzare, prevedendone una riduzione di circa 1 M€; si ottimizzano di circa il 30% i tempi di costruzione dell’opera con l’introduzione di elementi prefabbricati. “Nel frattempo – dice Viventi - sulla SS 77 proseguono i lavori che hanno raggiunto nel complesso circa il 56% dell’avanzamento, con circa 700 operai impegnati nei cantieri”. “Con l’approvazione di questa variante – conclude l’assessore all’Urbanistica - si compie un altro decisivo passo in avanti nei confronti dell’avanzamento dei lavori del raddoppio della SS77, che dovrebbero concludersi entro il 2014”.

a cura di: Segreteria assessorato