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venerdì 30 dicembre 2011

INFRASTRUTTURE PRIORITA’ DEL GOVERNO: PER LE MARCHE E’ NECESSARIA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE OPERE STRATEGICHE

30 DICEMBRE 2011
Le infrastrutture, abbiamo appreso dalle ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio Monti, sono tra le priorità della fase di rilancio dell’economia italiana, che prenderà il via con l’inizio del nuovo anno. Il lavoro con il Cipe è già stato avviato e a breve potrebbero essere sbloccati i primi 5 miliardi di opere immediatamente cantierabili. Sono previsti, inoltre, vari provvedimenti per procedere più rapidamente sul fronte delle infrastrutture per colmare il gap col resto d’Europa.
Dalle prime dichiarazioni programmatiche risulta chiaro che la precedenza assoluta sarà data alle grandi opere nazionali e l’auspicio è che questo sblocco abbia ricadute positive sull’intera economia. Occorrerà però non dimenticare, e far procedere di pari passo, la risposta ai problemi e alle istanze dei singoli territori. Per questo, immediatamente dopo il rientro dalla pausa delle festività natalizie, chiederò un incontro al ministro Passera e ai tecnici del competente ministero, con il fine di rappresentare le urgenze della nostra Regione.
In relazione agli obiettivi del Governo per il rilancio dell'economia, ritengo a questo punto improcrastinabile per le Marche la stipula del secondo atto aggiuntivo all'intesa generale quadro, bloccata dal mese di luglio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riporta le opere immediatamente cantierabili:  il by pass di Falconara, il completamento del raddoppio della variante alla SS16, la Fano-Grosseto, il tratto di Pedemontana delle Marche Fabriano-Sassoferrato (Berbentina), l’adeguamento della SS Salaria nel tratto Acquasanta-Trisungo, il terzo lotto della strada intervalliva Mezzina, il completamento dell’Interporto Marche e l’Uscita Ovest.
Abbiamo colto, inoltre, con particolare attenzione la determinazione del governo a fare ricorso al coinvolgimento dei privati nel finanziamento delle opere pubbliche, con specifico riferimento all’utilizzo del project financing. Le Marche in questo settore hanno compiuto un significativo passo avanti nell’anno che sta per concludersi, con il completamento dell’iter burocratico relativo all’uscita o Ovest, per la quale ora l’Anas è in grado di indire la gara per l’assegnazione definitiva dei lavori, che saranno totalmente a carico dei privati. Analogamente, per il completamento dell’asse viario Fano-Grosseto, la Regione è parte attiva di una commissione tecnica mista ministeriale all’interno della quale si sta valutando la possibilità di realizzazione in regime di finanza di progetto, unitamente con l’inserimento dell’opera all’interno dei sistemi di finanziamento europeo.
L’esperienza già vissuta nelle Marche ci spinge però anche a tenere conto del fatto che qualsiasi forma di coinvolgimento dei privati nella realizzazione delle opere pubbliche deve necessariamente svolgersi in un contesto economico adeguato, per non avere ripercussioni sullo svolgimento dei lavori, come è accaduto con la nota vicenda della Quadrilatero per il completamento del raddoppio della direttrice Ancona-Perugia.


da: ufficio stampa Regione Marche

mercoledì 21 dicembre 2011

TPL: SALGONO GLI STANZIAMENTI DEL GOVERNO, SALVE QUASI TUTTE LE LINEE FERROVIARIE

21 DICEMBRE 2011
Per il trasporto pubblico locale le Regioni avranno a disposizione 1,6 miliardi di euro. Lo annuncia l'assessore ai Trasporti Luigi Viventi, che, questa mattina, ha partecipato all'incontro con il Governo, nel corso del quale si e` raggiunto l'accordo di integrare con 400 milioni la cifra di 1,2 miliardi di euro inizialmente prevista nel decreto Monti per il Tpl. 'Questo significa - spiega Viventi - che le Marche avranno a disposizione circa 38 milioni, rispetto ai circa 43 certificati come spesa del 2011. Cio` ci consentira` di non stravolgere la contabilita` regionale con interventi straordinari e comunque provvisori. Entro il mese di gennaio sara` possibile, a questo punto, recuperare quasi tutte le corse soppresse nel settore ferroviario'.

L'incontro con il governo, previsto per le 8,30 di questa mattina si e` concluso attorno alle 10,30. Al momento i tecnici sono riuniti per formalizzare il testo dell'accordo, gia` votato dalle Regioni, che sara` disponibile nel corso della giornata. 'A questo punto ' conclude Viventi ' le Regioni possono dare il loro assenso alla manovra finanziaria per la parte concernente sanita` e trasporto, che e` di loro competenza'.

da: Ufficio stampa Regione Marche

lunedì 19 dicembre 2011

TERZA CORSIA: SI COMPLETA IL TRATTO FANO SENIGALLIA E SI APRE CATTOLICA-PESARO

19 DICEMBRE 2011
Sulla A14 Adriatica si apre oggi al traffico la terza corsia, in carreggiata Sud, dell’intero tratto di 21 chilometri da Fano a Senigallia. L’apertura avviene con diciassette mesi di anticipo sulle previsioni: sette mesi prima rispetto ai tempi contrattuali e dieci mesi risparmiati grazie all’affidamento diretto alla controllata Pavimental.
Domani sarà aperta al traffico la terza corsia in entrambe le carreggiate nel tratto Cattolica-Pesaro: più di dieci chilometri consegnati con un anticipo di dieci mesi rispetto ai tempi contrattuali.
A gennaio, inoltre, saranno consegnati i lavori del tratto Ancona Nord e Ancona Sud.
  


Le notizie sono state date questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Regione Marche e alla quale hanno preso parte, con il presidente Gian Mario Spacca, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, e l’assessore Luigi Viventi, che ha espresso soddisfazione per i tempi di realizzazione delle opere e si è soffermato in particolare su alcuni problemi specifici: il casello di Marotta, le barriere fonoassorbenti di Senigallia e il collegamento del tratto Ancona Sud-Ancona Nord con la realizzazione dell’Uscita Ovest.
“Sono riuscito – dice Viventi riguardo al casello di Marotta - a portare all’attenzione la situazione che verrebbe a determinarsi una volta ultimati i lavori con la realizzazione delle sole opere previste di riammaglio alla viabilità locale, che non prevedono una piena funzionalità del collegamento con la SS16 e creano evidenti disagi nell’attraversamento del centro abitato di Marotta. In un recente incontro all’IVCA, pur rappresentando l’enorme difficoltà nel riconoscere ulteriori lavori non previsti in variante al progetto approvato, è stato lasciato aperto uno spiraglio con la verifica di una soluzione parziale, comunque funzionale, rispetto alla proposta rappresentata dalla scelta condivisa con gli Enti Locali. A breve saremo nelle condizioni di discutere su una base progettuale definita”.
Nel fare il punto dei lavori fino a questo momento conclusi e di quelli di prossima realizzazione l’ad di Autostrade Castellucci ha detto: “Abbiamo mantenuto le promesse e apriamo al traffico le opere in anticipo rispetto ai termini contrattuali. Con le opere aperte al traffico in questi giorni, inoltre, eleviamo ulteriormente il livello di sicurezza alla vigilia delle festività natalizie. Inoltre un’autostrada più ampia e più sicura è un’opera fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale e industriale dell’area”.
“I cittadini marchigiani – ha detto il presidente Gian Mario Spacca - grazie alla stretta collaborazione tra Autostrade e Regione Marche possono usufruire di una infrastruttura più sicura e più scorrevole”: Spacca ha inoltre ricordato che a gennaio prenderà il via un piano di riforestazione, che consiste nella realizzazione di boschi urbani in tutto il territorio marchigiano per compensare le emissioni di CO2

SCHEDA
Il progetto di potenziamento dell' A14 tra Rimini Nord e Porto S.Elpidio (nuovo svincolo) prevede l'ampliamento da 2 a 3 corsie più la corsia di emergenza per uno sviluppo complessivo di 154,7 km.
Il tratto interessato dai lavori, che svolge come l'intera dorsale adriatica una funzione di collegamento tra un territorio fortemente industrializzato con i mercati del centro e del nord Europa, è caratterizzato da tassi di crescita annuali del traffico, mediamente pari a circa il 4%, di gran lunga superiori alla media nazionale.
Fino a oggi la domanda di mobilità si è presentata molto critica, soprattutto nel periodo estivo per la valenza turistica dell'intera costa emiliano romagnola e marchigiana: nella tratta più trafficata, tra Rimini Sud e Riccione si raggiungono infatti picchi di circa 110.000 veicoli giorno con punte di circa 25.000 camion e pullman.
Alla realizzazione della terza corsia si accompagnerà la realizzazione di cinque nuovi svincoli (Marina di Monte Marciano, Ancona Ovest, Porto S.Elpidio, Pesaro Sud, Fano Nord) e l'adeguamento di dieci svincoli esistenti.
L'opera interessa il territorio dell'Emilia Romagna e delle Marche; in particolare le Province di Rimini, Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e 29 comuni diversi. Sono in corso di definizione gli interventi in favore del territorio. Ad oggi è prevista:
- la realizzazione di 36 Km di bretelle di collegamento all'autostrada
- l'installazione di 95,8 km di barriere antirumore

Autostrade per l’Italia s.p.a. ha completato i lavori del lotto 6A della terza corsia dell’A14 nel tratto Ancona sud-Porto S.Elpidio (opere in sede) e, sono in corso i lavori relativi ai lotti 1A e 1B Rimini Nord - Cattolica, 2 Cattolica-Fano, 3 Fano-Senigallia (aperto recentemente la direzione nord), 4 Senigallia-Ancona Nord, 6B AN sud- P.S.Elpidio (opere d’arte in ampliamento). Il lotto 5 AN nord-AN sud è stato affidato. E’ indispensabile recuperare il completamento del tratto di ampliamento della terza corsia dell’A14 P.S.Elpidio-Pedaso che, per le note opposizioni comunali, ha subito un rallentamento dell’iter approvativo. Il tratto in questione, assieme alla progettazione della terza corsia fino a Porto d’Ascoli, andrà inserito nel prossimo piano di investimento di Autostrade per l’Italia.

TPL: FONDI PER I SERVIZI SOPPRESSI

19 DICEMBRE 2011
Nell’ultima settimana la Regione Marche si è attivata sia a livello nazionale, sia a livello di giunta per ridimensionare significativamente i pesanti tagli previsti per il settore dei trasporti.
Le strategie messe in atto permetteranno di ripristinare quasi completamente i servizi ferroviari soppressi a partire dall’11 dicembre scorso e di dimezzare i tagli originariamente previsti per la gomma. Lo hanno comunicato questa mattina l'assessore Luigi Viventi e l'assessore al Bilancio Pietro Marcolini nel corso di una conferenza stampa.
Grazie alle trattative condotte con il governo in sede di Conferenza delle Regioni, attualmente sono buone le prospettive di reintegro, seppur parziale, del fondo sui servizi ferroviari, che dovrebbe passare dai 1.200.000 di euro ai 1.600.000 inizialmente concordati.
In ogni caso il bilancio regionale delle Marche è stato rivisto per garantire comunque una integrazione di 10 milioni di euro per i servizi ferroviari e di 3 milioni per quelli su gomma.
Il Governo Berlusconi aveva ridotto le risorse per il trasporto su ferro, a fronte di un fabbisogno 2012 per le Regioni di 2 miliardi di euro, a 400 milioni di euro (-80%). Il Governo Monti ha portato la dotazione a 1,2 miliardi di euro, ma nel corso della Conferenza delle Regioni del 15 dicembre è stato chiesto all’esecutivo nazionale un ulteriore sforzo, per raggiungere almeno la cifra definita sulla base del fabbisogno minimo certificato dalla Ragioneria dello Stato, pari a 1.630 milioni di euro.
La prossima riunione della Conferenza è fissata per mercoledì 21 dicembre e, se l’intesa sarà raggiunta, la Regione Marche potrà avere una copertura quasi integrale dei 42,5 milioni di euro necessari per la gestione del contratto di servizio ferroviario per l’anno 2012.
In ogni caso con le risorse nel frattempo reperite all’interno del bilancio regionale sarà possibile la cancellazione quasi integrale dei tagli (28 corse) già effettuati a partire dal 12 dicembre. Per quanto riguarda i servizi su gomma, in base alle risorse ulteriormente integrate nel preventivo, sarà possibile contenere la riduzione delle risorse e delle percorrenze nella misura del 5%, anziché del 10%, come inizialmente comunicato, a partire da gennaio 2012.
Per i prossimi contratti del tpl ferro-gomma si punta comunque alla programmazione unica regionale. La ristrettezza delle risorse finanziarie derivanti dalle manovre finanziarie dello Stato impone infatti anche un ridisegno della governance complessiva del tpl, che preveda una riprogrammazione dei servizi automobilistici integrati con i servizi ferroviari, anche attraverso l’impiego di un pool di esperti che possano garantire la massima razionalizzazione ed efficienza del trasporto pubblico locale.

Tgr del 19 dicembre 2012

Teleadriatica del 19 dicembre 2011

lunedì 12 dicembre 2011

BLOCCO DEGLI STIPENDI, DEGLI STRAORDINARI E RIDUZIONE DELLE CONSULENZE ESTERNE. LA GIUNTA RIVEDE LA SPESA PER IL PERSONALE

12 DICEMBRE 2011
Blocco del turn over per i dirigenti, degli stipendi, degli straordinari e riduzione netta delle consulenze esterne e delle spese di rappresentanza. Sono alcune delle misure che la Giunta regionale ha deciso su proposta dell’assessore al Personale Luigi Viventi. La delibera è stata inviata all’Assemblea legislative per acquisire il parere della Seconda Commissione consiliare.
“I provvedimenti assunti - afferma l’assessore Viventi – sono in linea con quanto la Regione ha già disposto lo scorso anno, ottenendo 6 milioni e mezzo di risparmi nel settore della gestione del personale. Complessivamente le norme nazionali dispongono che l’incidenza delle spese di personale deve essere inferiore al 40 per cento delle spese correnti. Con questa politica le Marche sono al 20 per cento, la percentuale di incidenza normale per un’azienda sana. Questo non ci esime, però, dal cercare di reperire altre risorse attraverso nuove razionalizzazioni, per destinare i risparmi per le emergenze create dalla crisi occupazionale. È una strada che intendiamo percorrere con convinzione, anche per scongiurare il mancato trasferimento di consistenti quote erariali (per le Regioni inadempienti) che andrebbero ad aggiungersi alla forte riduzione dei trasferimenti statali in atto. In questa stessa direzione va l’applicazione delle regole del Patto di stabilità anche agli enti dipendenti”.
Le norme stabilite dalla giunta valgono infatti sia per l’apparato amministravo interno, sia per le attività degli Ersu, Erap, Arpam, Assam. Oltre al turn over dei dirigenti della Giunta regionale, risulta bloccato il trattamento economico dei dipendenti che, complessivamente, nel triennio 2011-2013 non potrà superare quello del 2010. Sono inoltre previsti una riduzione delle retribuzioni superiori a 90 mila euro lordi annui (5% fino a 150 mila euro, 10% sopra questo valore) e il blocco del salario accessorio. Gli aumenti retributivi collegati ai rinnovi salariali 2008-2009, poi, non potranno superare il limite del 3,2%. A queste misure si aggiungono il blocco delle assunzioni a tempo determinato di personale non dirigenziale (eccetto quelle finanziate con risorse europee), del ricorso alle agenzie interinali ora somministrazione di lavoro, dello straordinario (quello pagato con risorse regionali non può superare il livello del 2009).
La formazione del personale dovrà avvenire attraverso le strutture interne e non sono possibili comandi (se non in compensazione). Le assunzioni a tempo indeterminato sono ammesse entro il limite del 20% dei pensionamenti dell’anno precedente.
Altre limitazioni riguardano le missioni, con la soppressione delle diarie, del rimborso chilometrico per l’utilizzo del mezzo proprio e l’obbligo di viaggiare in seconda classe ferroviaria. Incarichi e consulenze vengono ridotte dell’80% di quelle (già tagliate) del 2009, mentre non sono possibili collaborazioni esterne per lo svolgimento delle funzioni ordinarie. Ulteriormente ridotti all’80% risultano, poi, il noleggio di auto di servizio e le spese per le relazioni pubbliche e di rappresentanza.
Disposizioni particolari riguardano gli Enti dipendenti. Al personale dell’Arpam viene applicato il contratto del comparto sanità, mentre le dotazioni degli Ersu non possono superare le 200 unità. A quello di Urbino -l’unico che supera il parametro (249 i dipendenti in organico) – viene imposto il blocco del turn over al 20% per consentire una progressiva riduzione del personale. Infine il personale degli enti dipendenti (in particolare ERAP ed ARPAM) può utilizzare l’auto propria per le proprie funzioni ispettive solo se non è disponibile un mezzo di servizio.

da: Ufficio stampa Regione Marche

TAGLI AI TRENI: NESSUN CAMBIAMENTO PER ANCONA MARITTIMA

12 DICEMBRE 2011
Tra i tagli entrati in vigore con il nuovo orario di Trenitalia non c’è nessuna soppressione di servizi Ancona centrale-Ancona marittima motivata dall’esigenza di contenimento della spesa.
In particolare si precisa che per il periodo di luglio-agosto saranno garantite tutte le corse dei pendolari della mattina e che l’interruzione del servizio è limitata ad alcune corse dopo le 9, normalmente poco utilizzate.
Il provvedimento non è diverso da quello in vigore già dall’estate 2009, introdotto a seguito di una precisa intesa con il Comune di Ancona e con la Provincia, rappresentati, rispettivamente, dagli assessori Pierfrancesco Benadduci e dallo stesso Antonio Gitto, che si era espresso positivamente rispetto alla rimodulazione degli orari anche attraverso una comunicazione scritta all’allora assessore ai Trasporti della Regione. L’intesa era stata stabilita su richiesta dell’Autorità portuale per evitare lunghi incolonnamenti in porto ai mezzi dei turisti in entrata e in uscita nelle ore di punta nella stagione estiva.
All’utenza in possesso di abbonamento continua ad essere garantito, per il pomeriggio, il passaggio gratuito in autobus verso Ancona Centrale, in base a un accordo tra l’Autorità portuale e l’azienda Conerobus.

Da: Ufficio Stampa Regione Marche

TPL MARCHIGIANO PENALIZZATO: ECCO LE CIFRE

9 DICEMBRE 2011
Credo sia necessario fare chiarezza sulle cifre che il decreto legge del governo Monti introduce in materia di trasporto pubblico locale e soprattutto sulla situazione in cui si troveranno le Marche una volta che i procedimenti stabiliti produrranno i loro effetti sul bilancio della Regione.
In primo luogo, a livello nazionale, a fronte dello stanziamento statale per l'anno 2011 che ammontava a 1.900.000.000 milioni di euro, in base al decreto legge depositato alla Camera sono disponibili per il 2012 somme per 1.200.000.000 milioni di euro, 400 in meno rispetto all'impegno assunto dal presidente Monti con il presidente della Conferenza delle Regioni Errani di stanziare 1.600.000.000 milioni.
Tradotto in fondi di disponibilita` per il bilancio regionale, cio` significa che questi passano dai 42 milioni e mezzo dell'anno in corso a 28 milioni e non piu` a 36 come da impegni presi dal governo con Errani.
Purtroppo, inoltre, il decreto Monti contiene una novita` del tutto inattesa, soprattutto perche` introdotta da un governo che fa della meritocrazia uno dei suoi punti qualificanti. Fino a oggi, infatti, i 425 milioni previsti nell'ambito delle disponibilita` complessive per il 2011 erano destinati a essere ripartiti secondo criteri di premialita` e cio` favoriva le Marche producendo un surplus di 6 milioni, che rappresentavano una delle riserve da noi prudentemente accantonate per far fronte alle prevedibili difficolta` dell'esercizio 2012. Il decreto Monti, invece, stabilisce che il riparto di questa somma avverra` in forma lineare, senza premialita`, per cui alle Marche spetta solo 1 milione e mezzo.
La Giunta regionale, inoltre, per l'anno 2012 ha scelto di tutelare in modo particolare la sanita` e l'occupazione e cio` ha comportato una riduzione dei fondi per tutti gli altri settori. In base dunque alle risorse disponibili al momento, se non ci saranno integrazioni di riconversione del decreto legge, la Regione dovra` valutare non solo la soppressione delle 28 linee ferroviarie indicate, ma purtroppo anche altri servizi del ferro e della gomma, come abbiamo gia` comunicato agli enti, alle aziende e alle parti sociali.
Altre regioni hanno gia` in parte tagliato i servizi nel 2011. La Regione Marche ha inteso preservare la situazione il piu` a lungo possibile, ma per l'anno 2012 saranno inevitabili alcune riduzioni.
Resta inoltre da affrontare il nodo dei servizi a lunga percorrenza, che sono di competenza dello Stato, per i quali le Marche, come noto, lamentano una penalizzazione eccessiva. Su questo problema mi sto adoperando, insieme con il presidente e con tutta la Giunta, per cercare di ripristinare alcune delle soppressioni piu` gravi per i nostri utenti.
Per la gestione dell'intera vicenda, che interessa tutta la comunita` marchigiana, faccio appello al complesso delle istituzioni e, in particolare, ai nostri parlamentari, affinche` svolgano una azione di sensibilizzazione nei confronti del Ministero dei Trasporti e di Trenitalia, considerata la strategicita` e l'importanza sociale del Tpl, che deve essere garantito in maniera equa in tutte le regioni'.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

giovedì 1 dicembre 2011

QUADRILATERO - CASTELLETTA DI FABRIANO: IMMINENTE IL RIPRISTINO DELLA STRADA

'Il ripristino del collegamento per Castelletta, inizialmente previsto per il 31 dicembre 2013, dovrebbe avvenire entro il mese di dicembre 2011 o, al massimo, nei primi mesi del 2012, quando verra` riattivata la continuita` della 76, in corrispondenza dell'imbocco della galleria Valtreara in localita` Case Mariani. L'assicurazione ci e` pervenuta direttamente dalla Societa` Quadrilatero '. Lo comunica l'assessore alla Infrastrutture, Luigi Viventi, che ha scritto alla Comunanza Agraria della frazione di Fabriano, in risposta a un esposto della popolazione inviato, anche in Regione, all'inizio del mese di novembre. I residenti di Castelletta, Valgiubola e San Pietro lamentavano il disagio quotidiano, dopo la chiusura della strada di collegamento al capoluogo. Viventi ha attivato gli Uffici regionali per reperire informazioni e verificare i tempi strettamente necessari alla realizzazione dei lavori della Quadrilatero da Serra San Quirico a Calcinelli che hanno determinato la chiusura della direttrice di Castelletta. La Regione continuera` a monitorare la situazione e a verificare la tempistica assicurata.

Da: Ufficio stampa Regione Marche

TRASPORTI: I PROBLEMI DELLE MARCHE SUL TAVOLO DEL MINISTERO

1 DICEMBRE 2011
'Sono stato contattato questa mattina dal Gabinetto del ministro dei Trasporti Passera, che ha ricevuto la lettera inviata dal mio assessorato alla fine della scorsa settimana per segnalare i gravissimi disagi che saranno causati alle Marche dalla cancellazione di alcuni treni a lunga percorrenza'. Lo comunica l'assessore regionale Luigi Viventi, oggi al telefono con i funzionari del Ministero. 'Dopo che per mesi le Regioni erano state completamente ignorate dal governo centrale, la tempestiva telefonata del ministero, a quarantotto ore dal ricevimento della mia lettera, e` stata un segnale che considero estremamente positivo, oltre che una piacevole sorpresa. Al ministro Passera e agli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato e di Trenitalia, Moretti e Soprano, avevo espresso ufficialmente, nei giorni scorsi, la preoccupazione della Regione Marche e il dissenso rispetto alle scelte delle Ferrovie di cancellare alcune corse e alcune fermate che assicurano il collegamento con Roma e con il nord Italia in orari strategici. In particolare, avevo segnalato quanto fossero penalizzanti la riorganizzazione delle fermate Eurostar che, di fatto, taglia fuori dai collegamenti citta` dell'importanza di Pesaro e di San Benedetto del Tronto, e l'eliminazione della coppia di treni in partenza alle 11,13 da Ancona e alle 19,32 da Roma. Quest'ultima corsa, tra l'altro, e` quella che, fino a oggi, permette di rientrare nelle rispettive localita` di residenza ai lavoratori pendolari che escono dall``ufficio alle 18. La soppressione del treno, l``ultimo "veloce" della giornata, rende di fatto impossibile, a chi deve rientrare nelle Marche, di svolgere qualsiasi attivita` nella capitale oltre le 17. Questa mattina il ministero ci ha comunicato che sta prendendo in esame la situazione per valutare le possibilita` di intervento. Spero, a questo punto, che i disagi per i cittadini marchigiani siano limitati il piu` possibile e che le soluzioni percorribili siano applicate quanto prima. La preoccupazione maggiore resta per gli Eurostar, che sono servizi commerciali non finanziati dallo Stato. La telefonata di oggi, in ogni caso, ci permette di registrare un clima diverso per i rapporti con il governo centrale, che spero, a questo punto, si possano improntare su quello stile di apertura e di confronto sui problemi che ci e` completamente mancato nel passato'.

Da: Ufficio stampa Regione Marche

150 ANNI DELLA FERROVIA: COMPLEANNO AMARO


Rai - tgr del 12 novembre 2011




lunedì 28 novembre 2011

USCITA OVEST: VIA LIBERA PER ASSEGNARE I LAVORI

E' stata pubblicata, sabato 26 novembre in Gazzetta Ufficiale, la convenzione relativa all'Uscita Ovest, l'ultimo atto necessario per dare il via alle procedure di aggiudicazione definitiva dell'opera.

Caratteristiche stradali
Lunghezza complessiva asse principale: 8 km
Lunghezza complessiva Bretella: 2.7 km
Svincoli: n. 4 a livelli sfalsati: Svincolo del Porto; Svincolo autostradale Ancona Centro; Svincolo Madonna del Carmine; Area Svincolo Unificato.

Tipologia interventi
Lunghezza complessiva asse principale + Bretella: 10.700 m
Rilevato e Trincea: 4.943 m
Ponti e Viadotti: 1.570 m
Gallerie Naturali: 3.800 m
Gallerie Artificiali: 387 m

'Dopo le numerose sollecitazioni della Regione Marche a stringere i tempi burocratici per non tenere fermi centinaia di migliaia di euro di investimenti privati per la realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio - commenta l'assessore alle Infrastrutture Luigi Viventi - si conclude finalmente una parte fondamentale dell'iter amministrativo. A questo punto l'Anas puo` procedere con l`immediato invio delle lettere di invito alle sei ditte che hanno superato la fase di prequalifica. Siamo, di fatto, nella seconda fase della procedura di aggiudicazione del project, che permettera` di assegnare definitivamente i lavori'.
Lo schema di convenzione pubblicato sabato disciplinera` il rapporto tra il concedente (ANAS S.p.A.) ed il concessionario per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento viario tra il Porto di Ancona, la A14 e la S.S. 16.
La durata della concessione e`fissata in trentasei anni, che decorrono dalla data di efficacia della convenzione.
Il costo complessivo dell`intervento e` pari a 479,8 milioni di euro, al netto dell``IVA, di cui 353,3 milioni di euro per lavori, 12,8 milioni di euro per oneri di sicurezza e 113,7 milioni di euro per somme a disposizione. La realizzazione e` prevista mediante integrale ricorso alla finanza di progetto e il piano finanziario prevede il completo ammortamento dell'opera a fine concessione.
Si prevede che l'aggiudicazione al contraente generale possa avvenire entro il 2012 e, a seguire, il progetto esecutivo e l'inizio dei lavori.
Negli ultimi mesi e, in particolare, nelle ultime settimane, l'assessore Viventi ha seguito e sollecitato la conclusione dell'iter con numerosi incontri e lettere ufficiali al ministero e al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
'I tempi sono stati comunque troppo lunghi - afferma Viventi - e ora speriamo di velocizzare. Tra la prima delibera Cipe e la pubblicazione in Gazzetta sono trascorsi sei mesi. Altri sei ne sono occorsi per avere la delibera Cipe sullo schema di convenzione, e oggi, dopo piu` di sei mesi, siamo riusciti ad avere la pubblicazione della seconda delibera. Continueremo a vigilare affinche` non si presentino altri stop alla realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio'.
L'intervento riguarda la realizzazione di un collegamento viario ad elevata capacita` tra il Porto di Ancona, l'Autostrada A14 e la Variante alla
S.S. 16, di cui e` in corso di progettazione l'ampliamento. Il tracciato origina dall'innesto sulla viabilita` portuale, all'altezza di via Enrico Mattei, realizzato con un nuovo svincolo sull'Asse Attrezzato, comprensivo delle connessioni con la Nuova Darsena ed il Porto Storico. Superato questo, il tracciato si mantiene in viadotto, e dopo un tratto in rettilineo scavalca il fascio di binari della stazione di Ancona, imboccando in galleria la rupe della Palombella, all'altezza della ex scuola elementare Benincasa. All'uscita dalla galleria, il tracciato viaggia per circa 250 m a mezzacosta, e curvando decisamente in direzione ovest si riporta in galleria per circa 3 km. Il tracciato fuoriesce poi nella vallata Valle Lunga, ove prosegue seguendo il fondovalle sino alla sua parte meridionale, dove e` localizzata l'area di pedaggio e lo svincolo di innesto sulla A14. La connessione con la SS16 e` realizzata con una bretella di collegamento che costeggia il fosso Barcaglione e si attesta sulla Statale in localita` Madonna del Carmine tramite uno svincolo.
L'iter amministrativo della gara e` iniziato con la pubblicazione, da parte dell'ANAS, del bando nell'agosto 2010 per l``aggiudicazione al contraente generale (il soggetto che completera` la progettazione, eseguira` e gestira` l'opera). Tale aggiudicazione avviene mediante procedura ristretta: gli operatori economici presentano la richiesta di invito nel rispetto delle modalita` e dei termini fissati dal bando di gara e, successivamente, le proprie offerte rispettando le indicazioni previste nella lettera invito. Alle procedure ristrette sono invitati tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta e che siano in possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal bando. Essendo gia` avvenuta la verifica dei requisiti di qualificazione da parte della stazione appaltante, ANAS ' Direzione Generale, puo`, a questo punto, procedere con la gara vera e propria e, quindi, con l'affidamento della concessione al contraente generale.

Rai - Tgr del 29 novembre 2011
Da: Ufficio stampa Regione Marche - Segreteria assessorato

giovedì 24 novembre 2011

SOPPRESSIONE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA SULL'ANCONA-ROMA E SULLA DORSALE ADRIATICA - LETTERA AL MINISTRO PASSERA

Ho inoltrato anche al ministro dei Trasporti Passera la lettera inviata agli Ad di Trenitalia e Ferrovie dello Stato per chiedere un ripensamento netto rispetto alle soppressioni previste su alcuni treni di lunga percorrenza che penalizzerebbero le Marche in modo molto pesante.
Ecco la lettera inviata al Ministro:

Egregio signor Ministro,
Le trasmettiamo in allegato la lettera inviata questa mattina all’Amministratore delegato di Rfi ing. Mauro Moretti e all’Amministratore delegato di Trenitalia ing. Vincenzo Soprano.
Ai vertici di Rfi e di Trenitalia abbiamo chiesto attenzione e sensibilità nei confronti delle Marche che, con la rimodulazione degli orari dei treni e con la programmazione di alcune soppressioni, sarebbero di fatto tagliate fuori dai principali collegamenti nazionali (con Roma e con Milano) in orari strategici della giornata.
Se la rimodulazione si attuasse nei termini previsti sarebbero fortemente penalizzati, in primo luogo, i pendolari che quotidianamente usufruiscono del servizio di trasporto pubblico per raggiungere il luogo di lavoro. Concretamente risulterebbe impossibile rientrare da Roma nelle Marche dopo le 17,00 e  raggiungere l’Emilia Romagna da Pesaro in orari compatibili con quelli di inizio dell’attività lavorativa. Con questa riorganizzazione, inoltre, oltre ai flussi legati al lavoro, risulterebbero penalizzati anche quelli legati al turismo, con inevitabili ripercussioni negative su un territorio già molto provato dalle crisi degli ultimi anni.
Pur nella consapevolezza che il nostro Paese sta affrontando una situazione di estrema criticità, nella quale non ci potremo esimere da tagli, riduzioni e sacrifici anche difficili, non possiamo consentire che una regione come le Marche sia di fatto cancellata dai collegamenti nazionali strategici in termini di trasporto pubblico.
Nella certezza che vorrà condividere con noi questo problema, speriamo anche in un Suo intervento presso i vertici di Trenitalia.
Rai - Tgr del 29 novembre 2011


E'tv - Tg del 24 novembre 2011


Rai - Tgr del 24 novembre 2011 - serale


Rai - Tgr del 24 novembre 2011 - ore 14



TV Centro Marche - Tg del 24 novembre 2011

SOPPRESSIONE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA SULL'ANCONA-ROMA E SULLA DORSALE ADRIATICA - LETTERA AGLI AD DI FERROVIE E TRENITALIA


Questa è la lettera che ho inviato oggi all'Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Moretti e all'Ad di Trenitalia Soprano per chiedere un ripensamento sui tagli alle corse dei treni di lunga percorrenza che penalizzano pesantemente le Marche:

La Regione Marche è a conoscenza del fatto che con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale alcuni servizi Eurostar strategici sulla linea Roma-Ancona saranno oggetto di riclassificazione e di soppressione. La notizia ha suscitato preoccupazione negli utenti, che si sono rivolti numerosissimi ai nostri ufici e al nostro assessorato.
In particolare risulta penalizzante per il territorio e per i cittadini marchigiani la soppressione della coppia di treni in partenza alle 11,13 da Ancona e alle 19,32 da Roma. Quest’ultima corsa, tra l’altro, è quella che fino ad oggi permette di rientrare nelle rispettive località di residenza ai lavoratori pendolari che escono dall'ufficio alle 18. La soppressione del treno, l'ultimo "veloce" della giornata, rende di fatto impossibile a chi deve rientrare nelle Marche di svolgere qualsiasi attività nella capitale oltre le 17. La cancellazione, inoltre, provocherebbe un buco nel servizio di due ore e venti minuti (tale è infatti l'intervallo che intercorre tra il regionale precedente e quello successivo).
Segnaliamo inoltre la necessità che con le modifiche dell’orario sia garantita l’interconnessione con Bologna per i servizi con origine ad Ancona o Pescara, in modo tale che i nostri passeggeri possano usufruire comodamente dell’alta velocità.
Abbiamo altresì appreso che è intenzione di Trenitalia di sopprimere la fermata di Pesaro dei treni Frecciabianca in servizio nella dorsale adriatica. Anche in questo caso sarebbero molto pesanti le ripercussioni sull’utenza regionale, che già soffre della mancanza di servizi di qualità, dovuta, com’è noto, all’assenza dell’alta velocità. In questa tratta le richieste più pressanti riguardano il mantenimento dell'EurostarCity con partenza da Pesaro alle 7.47 e di quello della sera con partenza da Bologna alle 17.50 e arrivo a Pesaro alle 19.05. In questo caso riteniamo che sia estremamente necessario garantire l’equilibrio tra le fermate effettuate nelle Marche e quelle previste per l’Emilia Romagna. Con i tagli paventati ci risulta infatti che il rapporto (3 per la nostra regione contro le 9 dell’Emilia Romagna) sarebbe decisamente squilibrato a nostro svantaggio.
Concorderete con noi sul fatto che nel caso in cui i provvedimenti previsti diventassero effettivi, le Marche risulterebbero tagliate fuori dai collegamenti strategici con la capitale e con Milano, soprattutto nelle fasce orarie più importanti.
Auspichiamo infine un maggiore e più concreto coinvolgimento delle Regioni nell’assunzione delle decisioni che, come in questo caso, seppur riguardanti la programmazione nazionale, hanno un forte impatto sulle politiche del trasporto locale. 
Per questo chiediamo un netto ripensamento affinché non si verifichino i summenzionati tagli.

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SOPPRESSIONE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA SULL'ANCONA-ROMA E SULLA DORSALE ADRIATICA: SITUAZIONE INACCETTABILE PER LE MARCHE


Da giorni ormai ricevo sulla mia posta elettronica numerose mail di cittadini preoccupati per le cancellazioni di alcune corse di treni a lunga percorrenza, strategici per collegare le Marche con la capitale e con il Nord Italia, e soprattutto vitali per i pendolari che ogni giorno, utilizzando queste linee, raggiungono il loro posto di lavoro. Ringrazio tutti per le segnalazioni.
La Regione Marche condivide le preoccupazioni dell’utenza rispetto ai tagli di Trenitalia sulle linee nazionali. Tagli che ci penalizzano in modo inaccettabile e che si aggiungono alla già gravissima situazione delle linee regionali per le quali allo stato attuale è prevista una riduzione del 75 per cento dei trasferimenti statali. Per ben tre volte i ministri dell’ex governo Berlusconi hanno negato alle Regioni un incontro che doveva servire a confrontarsi su un tema di altissima valenza sociale quale è quello della garanzia dei servizi di trasporto pubblico. Spero che con il nuovo governo si possano, invece, instaurare canali di migliore confronto e collaborazione.
Certamente dobbiamo essere pronti a un periodo di riduzioni e di grandi sacrifici, ma questo non può significare cancellare le Marche dai collegamenti nazionali strategici. Pur non avendo le Regioni una competenza diretta in tema di servizi a lunga percorrenza, mi sono attivato per sensibilizzare le ferrovie e il ministero sulla delicatezza e sull’estrema importanza di questo problema.
Questa mattina ho spedito una lettera ai vertici di Ferrovie dello Stato e di Trenitalia e una al ministro Passera. Il testo è disponibile nei due post seguenti.
LETTERA A FERROVIE DELLO STATO E TRENITALIA

venerdì 18 novembre 2011

LEGGE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E L'ASSETTO IDROGEOLOGICO: I CONCETTI CHIAVE DEL TESTO

18 NOVEMBRE 2011
Contrastare il degrado dei centri urbani, rilanciare il settore edilizio legato alle riqualificazione, limitare il consumo di suolo, affrontare e prevenire le criticità relative al dissesto idrogeologico. Sono le linee guida della Legge regionale per la riqualificazione urbana sostenibile e assetti idrogeologico approvata dal Consiglio martedì 15 novembre 2011 su proposta della giunta regionale.
La legge, che si basa sul principio generale del costruire sul costruito, anticipa la riforma complessiva della normativa sul governo del territorio su cui la Regione e` impegnata.
In termini generali l’obiettivo è quello di attivare processi di riqualificazione urbana affidandosi a processi sostenibili dal mercato. Inoltre la legge, congiuntamente alla normativa regionale sul piano casa (LR 22/2009), che viene per questo parzialmente modificata, intende dar luogo all’adeguamento alle normative edilizio-urbanistiche del Decreto Sviluppo (decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, “Prime disposizioni urgenti per l´economia” convertito, con modificazioni con Legge 12 luglio 2011, n. 106).
Il concetto di qualità urbana si coniuga, all’interno della legge, in un elenco di obiettivi: riduzione consumo di suolo, spazi pubblici di qualità, spesso carenti nelle città delle Marche, modernizzazione delle reti infrastrutturali e miglioramento dell’efficienza energetica, previsione di servizi e infrastrutture, riduzione del rischio idrogeologico, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e contributo alla realizzazione di reti ecologiche.
La legge introduce un nuovo strumento operativo definito PORU: Programma operativo per la riqualificazione urbana, approvato con procedure semplificate, che risponde alla esigenza di innovare l’attuale normativa introducendo un modello che prevede la separazione tra la dimensione strategica e di indirizzo e quella più propriamente di regolazione degli usi del suolo. La riqualificazione urbana infatti da un lato presuppone una dimensione strategica: il Comune individua le aree (art.2), anche su indicazione dei cittadini, esplicita i problemi delle diverse parti di città, fissa obiettivi, sollecita l’espressione di manifestazioni di interesse, valuta proposte alternative secondo modalità trasparenti, costruendo una strategia di riqualificazione. D’altra parte il PORU (art.3) trasforma in un disegno urbano coerente e operante gli obiettivi di riqualificazione, caratterizzandosi come un vero e proprio piano attuativo che si applica alle aree urbanizzate (diverse dalle zone storiche “A”).
Tre i concetti chiave innovativi attraverso i quali la legge prevede la realizzazione dei programmi di riqualificazione urbana: premialità, perequazione e compensazione.
Per favorire l'avvio delle operazioni di riqualificazione, la proposta di legge prevede che il Poru possa consentire incrementi sino al 20 per cento dei volumi e degli indici di piano esistenti, elevabili al 25 per cento nei Programmi intercomunali (recupero di zone appartenenti a piu` Comuni).
Il Poru è attuato attraverso pratiche di perequazione urbanistica e di compensazione. Per poter ottemperare al principio di equità tra i proprietari interessati e insieme poter garantire una dotazione di aree per l’ente pubblico è stata introdotta la pratica della perequazione. Se fino ad oggi la perequazione urbanistica era praticata con qualche difficoltà da pochi piani “avanzati” d’ora in poi essa potrà divenire generalizzata grazie alla legge regionale e all’intervento del legislatore nazionale che nell’ambito del “Decreto Sviluppo” ha modificato il codice civile sancendo il trasferimento dei diritti edificatori.
Un altro strumento di tecnica urbanistica prevede la facoltà di trasferire diritti edificatori su altre aree, in alternativa, per esempio, all’esproprio.
Data la rilevanza di queste tecniche di pianificazione, esse non sono introdotte limitatamente alla gestione del Poru ma in modo esteso per l’intero sistema della pianificazione comunale della Regione Marche, come è precisato nell’art.12, c.7.
L’art. 10 persegue l’obiettivo della progressiva riduzione del rischio idrogeologico, introducendo la verifica di compatibilità idraulica degli strumenti di pianificazione. Tale verifica serve ad accertare la “compatibilità” idraulica delle trasformazioni territoriali anche per le aree di recupero e riqualificazione urbana, nell’ottica di una progressiva riduzione-diminuzione dello specifico rischio. E’ richiesto il controllo del carico idraulico, in modo da evitarne l’incremento rispetto allo stato attuale e un pregiudizio alla sua riduzione, anche futura, prevedendo la preventiva valutazione della necessità di realizzare opere “strutturali” di mitigazione a beneficio anche del costruito attuale. Viene fissato il principio di “invarianza idraulica” delle trasformazioni territoriali, anche derivanti da recupero e riqualificazione urbana, per le quali sono richieste misure compensative, rivolte ad “assorbire-compensare” la “perturbazione-incremento” dei deflussi superficiali derivanti dalla maggiore o diversa impermeabilizzazione delle superfici.
Perché, infine, la politica di riqualificazione possa essere efficace, bisogna orientare verso questo obiettivo l’attività edilizia nel suo complesso. Un  principio di buona amministrazione, finalizzato a contenere il consumo di suolo, prevede dunque che per un periodo definito (fino all’approvazione di una riforma organica della legge urbanistica e comunque non oltre 24 mesi) non siano ammesse ulteriori espansioni di aree edificabili nei Comuni che non abbiano esaurito per almeno il 75% le aree esistenti con medesima destinazione urbanistica (con alcune eccezioni che riguardano l’ampliamento di attività produttive già insediate).



A cura di: segreteria assessore Viventi

giovedì 17 novembre 2011

LEGGE SULLA RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE: MODELLO PER LE ALTRE REGIONI

16 NOVEMBRE 2011 'Esprimo viva soddisfazione per l'approvazione della Legge per la riqualificazione urbana sostenibile e l'assetto idrogeologico avvenuta ieri in Consiglio e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al complesso lavoro di redazione, di stesura, di revisione: gli uffici, i tecnici e dirigenti competenti, i Consiglieri della quarta Commissione presieduta da Enzo Giancarli e quanti, ieri in Assemblea, hanno inteso dare il loro contributo costruttivo affinche` la Regione Marche potesse dotarsi di questo strumento normativo strategico sia per il rilancio dell'edilizia, sia per il governo di un territorio che oggi ha bisogno di essere rivitalizzato dove e` in degrado, che non puo` piu` essere consumato e che va difeso in modo da tutelare le popolazioni anche dai danni ambientali. Per questo la nostra legge poggia su alcuni capisaldi fondamentali: creare regole certe per favorire il rilancio dell'edilizia collegata alla riqualificazione urbana, dotare il territorio di strumenti di governo innovativi come la perequazione, la compensazione e la premialita`, prevenire il dissesto idrogeologico e contribuire a rimuoverne le cause. Io credo che l'altissimo numero di emendamenti presentati, sia, al di la` di tutto, anche il segno dell'estremo interesse che questa legge riscuote oggi sul territorio, che, ha, effettivamente, bisogno di regole nuove, dal punto di vista dell``urbanistica, dell'ambiente e dell'economia. Il lavoro di ieri in aula si e` rivelato estremamente complesso, ma posso dire che, a parte alcuni casi in cui mi e` sembrato che interessi di categoria prevalessero su quello generale, ho apprezzato, nella gran parte del dibattito, un sincero e fattivo interesse rispetto a temi che oggi non possono che trovarsi in primo piano nell'attivita` amministrativa e normativa. Con questo primo importante passo abbiamo adeguato, in alcuni aspetti fondamentali, la normativa gia` esistente. In aula ho preso l`impegno a portare in Consiglio, entro il 2012, la Legge di riforma urbanistica e ho offerto la mia disponibilita` a rivedere la legge sul Piano casa nelle parti in cui e` migliorabile. Colgo l``occasione per sottolineare che il nostro testo normativo sta suscitando gia` l'interesse di molte Regioni italiane, come registrato, tra l'altro, anche in occasione dell'ultimo convegno nazionale dell'Inu che si e` tenuto a Bologna la scorsa settimana, nel corso del quale l'esperienza delle Marche e` stata indicata come modello interessante da perseguire'.



Italia 7 - Tg del 15 novembre 2011
Da: Ufficio stampa Regione Marche

lunedì 14 novembre 2011

L'EFFETTO PROFESSORE PREMIA UDC E PD





Politica
14/11/2011 - LA CRISI

L'"effetto professore"
premia Udc e Pd

Fotografate a oggi le intenzioni di voto: vola il partito di Casini, bene Pd e Fli. In forte calo Idv e Lega

Se si votasse oggi l'Udc di Casini raggiungerebbe il dieci per cento alla Camera

MARCO CASTELNUOVO
Si potrebbe definire Effetto Monti: se si votasse oggi, l’Udc raggiungerebbe il dieci per cento alla Camera e il Pd sarebbe nettamente il primo partito. Esercizio di scuola, visto che non si vota subito e che il leader del partito di maggioranza è al suo punto più basso, dopo che è uscito di scena, ma segnala un’evidente mutazione in corso.

È il risultato di un sondaggio svolto in collaborazione da «La Stampa» e «Termometro politico», un istituto che unisce alla metodologia tradizionale un sistema più dinamico per cogliere i movimenti istantanei del corpo elettorale. In questi giorni infatti è successo qualcosa: la maggior parte degli italiani si è convinta della necessità di un governo d’emergenza, al di là delle posizioni dei partiti. E punisce chi ha annunciato l’opposizione premiando, invece, chi si è fin da subito detto disponibile a un esecutivo di transizione. Crescono dunque Pd e Udc considerato il partito che più si è speso per la soluzione Monti - mentre scendono oltremodo Lega Nord e Italia dei Valori. «Si capisce immediatamente dai nostri flussi spiega Gianluca Borrelli, fondatore di “Termometro Politico” - che specialmente chi ritiene i sacrifici particolarmente necessari, tende a spostarsi da forze tendenzialmente “antagoniste" come Idv e Lega verso forze più di governo». Nel caso dell’Idv il flusso è piuttosto forte verso il Pd, nel caso della Lega si disperde soprattutto verso il Pdl e in misura minore verso Fli e Udc. Quello che il Pdl guadagna dalla Lega, lo perde verso Fli e Udc: la sconfitta del leader carismatico fa pagare inevitabilmente dazio al partito. Il polo di attrazione naturale è l’Udc il cui elettorato sembra identificarsi ed affidarsi totalmente a Monti. «Anche Fli continua Borrelli - avrebbe un margine potenziale piuttosto elevato di crescita qualora lo smottamento continuasse».

Ma è uno spostamento strutturale? Conclude sempre Borrelli: «Non devono sorprendere movimenti di blocchi così grossi in una sola settimana anche perché la stessa cosa accadde dopo il 14 dicembre quando un 3% secondo tutti i sondaggi passò da Fli al Pdl, all’indomani della tenuta del governo Berlusconi».

Infine risulta che non tutti coloro che hanno votato partiti percepiti come «antagonisti» si sentirebbero rappresentati da atteggiamenti estremistici in qualsiasi circostanza. Buona parte degli elettori mobili di questi partiti infatti tollera e giustifica più di altri gli atteggiamenti eccessivi di alcune frange ma in questa fase tutti avvertono un bisogno di moderazione.

giovedì 3 novembre 2011

TGR DEL 23-10-2011: INTERVENTO DELL'ASSESSORE VIVENTI SULLA PIATTAFORMA LOGISTICA

DISAGI PER I DISSERVIZI FERROVIARI DI GIUGNO E LUGLIO 2011, ABBONAMENTI DI DICEMBRE SCONTATI PER I PENDOLARI

31 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche risarcisce i pendolari per i gravi disagi ferroviari subiti, nei mesi di giugno e luglio 2011, a seguito della soppressione di 230 corse da parte di Trenitalia. Gli abbonati usufruiranno di uno sconto del 50 per cento sul prezzo dell'abbonamento regionale del prossimo mese di dicembre, attraverso l'utilizzo dei fondi dalle sanzioni a Trenitalia. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell'assessore ai Trasporti, Luigi Viventi. 'Una decisione doverosa che avevamo anticipato anche in sede di dibattito consiliare ' afferma Viventi ' A fronte di disservizi accertati, abbiamo sollecitato l'Azienda a provvedere ai risarcimenti. Trenitalia non si e` mostrata disponibile, per cui interviene direttamente la Regione, ricorrendo alle somme incamerate come sanzioni per i servizi non effettuati e per gli adempimenti contrattuali non rispettati'. A partire dal 17 giugno e fino al 2 luglio 2011, Trenitalia ha soppresso per 'motivi tecnici', 230 corse, di cui 207 tra il 17 e il 30 giugno. Le cause sono riconducibili a un malfunzionamento del nuovo sistema informatico di turnazione del personale e, secondo l'azienda, a livelli anomali di assenza per malattia del personale di bordo. La Regione ha subito chiesto a Trenitalia il rimborso del costo degli abbonamenti di giugno agli utenti, mentre la direziona nazionale di Trenitalia ha rimandato la questione alle verifiche contrattuali. La Giunta ha quindi deciso di intervenire direttamente, riconoscendo lo sconto sugli abbonamenti di dicembre 2011 e stanziando la somma di 200 mila euro. Possono usufruire del rimborso i residenti nelle Marche, in possesso di un abbonamento valido (mensile o annuale), per una localita` delle Marche. Il bonus e` pari al 50 per cento del costo dell'abbonamento mensile o di un dodicesimo dell'abbonamento annuale.

da: Ufficio Stampa Regione Marche

USCITA OVEST DEL PORTO DI ANCONA, VIVENTI AL CIPE: 'VELOCIZZARE I TEMPI'

27 OTTOBRE 2011 - 'Velocizzare i tempi' per indire la gara di aggiudicazione dei lavori relativi all'Uscita Ovest del porto di Ancona. E` quanto sollecita l'assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Viventi, che ha inviato una lettera al segretario del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), il sottosegretario di Stato della presidenza del Consiglio dei ministri, on Gianfranco Micciche`. L'assessore rileva che, nonostante i lunghi tempi burocratici intercorsi - sei mesi tra la prima delibera Cipe e la pubblicazione in Gazzetta, altri sei mesi per avere la delibera Cipe sullo schema di convenzione, e oggi, dopo altri sei mesi, ancora - 'siamo in attesa della pubblicazione' della seconda delibera sulla Gazzetta ufficiale. Di seguito il testo della lettera: 'Torno ad affrontare con questa richiesta il problema dell'espletamento dell'iter amministrativo per la realizzazione del collegamento viario tra il porto di Ancona e la grande viabilita`. Il progetto preliminare e la proposta del promotore - fatta eccezione per lo schema di convenzione - sono stati approvati dal CIPE con delibera del 13 maggio 2010, la quale e` stata pubblicata in Gazzetta ufficiale dopo oltre sei mesi, il 26 novembre 2010. Il CIPE ha poi approvato lo schema di convenzione dopo altri sei mesi, cioe` il 5 maggio 2011. Nonostante il 7 giugno la delibera sia stata trasmessa alla Ragioneria generale dello Stato e la Corte dei Conti si sia espressa positivamente nel merito lo scorso settembre, ad oggi, siamo ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il prolungarsi di questo iter risulta estremamente penalizzante, poiche` blocca la realizzazione di una infrastruttura strategica per il nostro territorio. Le ricordo che, trattandosi di project financing, stiamo tenendo fermo un investimento di quasi 600 milioni di euro, totalmente a carico di privati e quindi con nessun onere per lo Stato. Spero che il Suo interessamento, per il quale La ringrazio, possa contribuire a velocizzare i tempi, nell'interesse di tutta la comunita`.
da: Ufficio Stampa Regione Marche

SAN BENEDETTO: ELIMINAZIONE DEL PASSAGGIO A LIVELLO. RISORSE SUFFICIENTI PER ULTIMARE L'INTERVENTO ENTRO IL 2013

24 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche, Rete ferroviaria italiane (Rfi) e il Comune di San Benedetto del Tronto sottoscriveranno un nuovo accordo di programma per l'eliminazione del passaggio a livello sulla Statale 16 della linea ferroviaria 'Ascoli Piceno ' Porto d'Ascoli'. La Giunta regionale ha approvato il nuovo schema, a seguito della rimodulazione delle risorse Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate). 'Nonostante la rimodulazione, le risorse sono sufficienti per realizzare l'intervento entro i tempi progettuali ' afferma l'assessore ai Trasporti, Luigi Viventi ' La Conferenza dei servizi si e` espressa positivamente, per cui possiamo procedere celermente alla firma dell'intesa, in modo da concludere l'opera entro il 2013'. L'intervento richiede un costo di 4 milioni e 320 mila euro, coperto da 3 milioni e 271 mila euro della Regione (fondi Fas), 377 mila euro del Comune, 671 mila euro di Rfi. Sono previste le realizzazione di un sottovia carrabile e ciclopedonabile e la sistemazione della viabilita` di raccordo e dei sottoservizi. I lavori saranno affidati entro il mese di dicembre 2011, per concludersi entro dicembre del 2013.

da: Ufficio stampa Regione Marche

HOTEL HOUSE DI PORTO RECANATI, LA REGIONE APPROVA IL PROGETTO DI VIDEOSORVEGLIANZA

24 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche ha approvato il progetto comunale di videosorveglianza del condominio 'Hotel House' di Porto Recanati. La struttura ospita circa 1.376 persone, il 92 per cento extracomunitarie di 40 diverse etnie, ed e` composta da 480 appartamenti dislocati su 17 piani. La citta` (circa 12 mila abitanti, con il 21,8 per cento di stranieri) e` oggetto di uno specifico 'Patto per la sicurezza', siglato il 9 maggio 2011, alla presenza del sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovani. Il progetto viene finanziato dalla Regione Marche con 100 mila euro. Prevede la riqualificazione dell'area attraverso interventi nelle zone verdi intorno al perimetro del condominio e un sistema di video sorveglianza, con telecamere manovrabili a 360, che permettono di monitorare l'intera zona interessata, senza punti d'ombra. Le immagini vengono trasferite, in tempo reale, agli uffici delle varie forze dell'ordine presenti sul territorio comunale.

da: Ufficio stampa Regione Marche

LINEA FERROVIARIA FANO-URBINO: PARERE FAVOREVOLE ALLA DISMISSIONE. LA PROVINCIA DI PESARO RICONVERTE L'AREA

17 OTTOBRE 2011 - La Regione Marche ha espresso parere favorevole alla dismissione della linea ferroviaria Fano-Urbino. Su proposta dell'assessore alle Infrastrutture, Luigi Viventi, la Giunta regionale ha risposto alle richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sollecitava una decisione in merito, a seguito della rinuncia della concessione di servizio da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). 'Abbiamo assecondato le ripetute richieste della Provincia di Pesaro e Urbino di procedere alla dismissione definitiva, in quanto interessata a riconvertire l'aerea dell'ex sede ferroviaria ' sottolinea Viventi ' La decisione comunicata al Ministero tiene conto anche del fatto che Rfi non e` piu` intenzionata a ripristinare il collegamento ferroviario, per cui, come Regione, autorizziamo Rfi e la Provincia a instaurare rapporti diretti per un miglior riutilizzo pubblico della vecchia linea'. Il servizio passeggeri e merci sulla linea ferroviaria Fano-Urbino e` stato soppresso nel 1987, previa autorizzazione del ministero dei Trasporti. Attualmente viene effettuato un sevizio sostitutivo, con autolinea, finanziato dalla Regione Marche. La concessione per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria prevede la possibilita` di dismissione, una volta acquisiti i pareri ministeriali e della Regione. Rfi, gia` nel 2002, rinunciava alla concessione di esercizio per le difficolta` economiche e gestionali connesse all'effettuazione del servizio. Nel 2003 il Ministero chiedeva alla Regione il proprio parere, nell'ambito della programmazione dei servizi locali. La Regione, nel 2005, invitava il Ministero a soprassedere alla chiusura. Nel 2010 la Provincia di Pesaro e Urbino, invece, ha richiesto ripetutamente la ripresa dell'iter di dismissione e l'assegnazione all'Amministrazione provinciale dell'area della linea, per realizzare l'asse portante della rete di piste ciclabili della provincia, lungo la Valle del Metauro. Sempre nel 2010 la Provincia ha inviato alla Regione e a Rfi la delibera con cui si chiedeva di procedere alla dismissione definitiva e sollecitato la Regione, anche nel 2011, per esprimere il necessario parere al Ministero. La Regione ha nuovamente avviato contatti con Rfi per valutare l'ipotesi di una riattivazione della linea, non trovando la dovuta adesione per la scarsa frequentazione della tratta ferroviaria. 'Conseguenza logica e definitiva ' conclude Viventi ' e` stata, pertanto, l'invio del parere favorevole al Ministero, in quanto la contrazione delle risorse statali, per il settore, non concede possibilita` di ulteriori ripensamenti'.
da: Ufficio Stampa Regione Marche

martedì 18 ottobre 2011

CAMERANO - SI RAFFORZA L'IMPEGNO DELL'UDC

Da sin. sedute: l'assessore Martina Recanatini e la coordinatrice provinciale Udc Claudia Domizio.
In piedi: il coordinatore comunale Udc di Camerano Marco Gianfelici,
il vice presidente dell'Opera Pia Ceci Riccardo Rinaldi, il consigliere comunale Marco Principi

18 OTTOBRE 2011 - L’Udc di Camerano insieme con la coordinatrice provinciale Claudia Domizio e con l’assessore regionale Luigi Viventi ha comunicato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che il progetto di centro si rafforza in Comune con l’adesione del consigliere Marco Principi, il cui impegno si aggiunge a quello di Martina Recanatini, assessore con delega ai Servizi alla persona e alla famiglia, alle politiche giovanili e all’istruzione.
Con questo progetto, coerentemente con l’esperienza nazionale, l’Udc intende dare sostegno e valore aggiunto all’Amministrazione Piergiacomi e alla città di Camerano, anche attraverso l’Impegno all’Opera Pia Ceci, dove Riccardo Rinaldi ricopre la carica di vicepresidente.
“Si è creato dunque – afferma la coordinatrice provinciale Claudia Domizio – un gruppo di persone che agiscono “per” e mai “contro” “.
Era presente alla conferenza stampa anche il nuovo coordinatore Udc di Camerano, Marco Gianfelici.
“Ho ascoltato condiviso con soddisfazione i progetti di questi giovani che intendono impegnarsi per far crescere Camerano”. Ha commentato l’assessore Viventi. “Sono questi – ha detto - i protagonisti della nuova politica, che s fonda sui valori e sulle persone, che può ridare fiducia alla gente, proprio perché poggia sulla base delle realtà locali e ne condivide i valori più veri e profondi”.

Da: Gruppo Udc Consiglio Regionale
Da sin: L'assessore Viventi, Marco Gianfelici, Claudia Domizio,
Marco Principi, Martina Recanatini, Riccardo Rinaldi

QUADRILATERO - TGR DEL 14 OTTOBRE 2011

QUADRILATERO - BRETELLA DI GENGA - TGR DEL 7 OTTOBRE 2011

venerdì 14 ottobre 2011

QUADRILATERO - E' UFFICIALE IL SUBENTRO A BTP

14 OTTOBRE 2011 - E’ ufficiale ed effettivo il subentro della società Impresa di Roma alla Btp, che permetterà di sbloccare la delicatissima situazione dei  lavori sulla Statale 76. A passaggio avvenuto il presidente di Quadrilatero Galia ha immediatamente contattato la Regione Marche tramite  l’assessore alle Infrastrutture Luigi Viventi per comunicargli la notizia.
“E’ un passaggio determinante – commenta Viventi – che scongiura il rischio del blocco delle opere sulla Ss 76. Da mesi seguo costantemente insieme con il presidente Spacca questa vicenda, che ci ha fatto accumulare più di un anno di ritardo nei cantieri e ha messo gravemente a rischio la sopravvivenza di molte ditte subappaltatrici e subfornitrici del territorio. Con l’ammissione alla procedura del concordato preventivo per la BTP abbiamo rischiato il blocco a tempo indeterminato e il conseguente fallimento del progetto. Abbiamo seguito tutti questi passaggi fino a quando, a fine agosto, il Tribunale di Prato ha autorizzato la vendita del ramo lavori pubblici della  BTP alla Società Impresa S.p.A”.
L’intervento sulla 76 è inserito nel maxi lotto 2 del progetto Quadrilatero Marche – Umbria. I lavori sono stati aggiudicati dalla Quadrilatero Spa al Contraente Generale DIRPA, società di progetto costituita da una serie di consorzi, tra i quali OPERAE, fondato dalla Baldassini, Tognozzi e Pontello (BTP) e sono stati avviati il 16 febbraio 2009 e affidati in massima parte alla BTP. In seguito a una fase di grandi difficoltà economiche e finanziarie della ditta, che si sono ripercosse inevitabilmente sui lavoratori, sui sub appaltatori, sui fornitori e sull’avanzamento del progetto, a marzo di quest’anno  il Tribunale di Prato ha nominato un custode cautelare per la BTP, con il compito di gestire il patrimonio e valutare l’eventuale stato di insolvenza.
“Il mio assessorato – prosegue Viventi – ha ricevuto numerose segnalazioni di mancato pagamento da parte di BTP. Da gennaio di quest’anno teniamo costantemente sotto controllo la situazione e abbiamo più volte richiesto ufficialmente al Presidente di Quadrilatero di intraprendere tutte le iniziative necessarie e previste, per alleviare i disagi e i danni alle piccole imprese”.
 “Oggi che il subentro è perfezionato – conclude Viventi - mi auguro che questo possa garantire non solo la continuazione dei lavori lungo la SS76, ma anche il recupero dei ritardi accumulati, con un’attenzione particolare alle ditte locali e ai loro lavoratori, affinché non subiscano nuovi disagi. A questo punto vigileremo affinché la ripresa con la nuova ditta garantisca celerità e rispetto dei tempi e degli impegni assunti”.
da: Segreteria assessorato

lunedì 3 ottobre 2011

QUADRILATERO: LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE GALIA

3 OTTOBRE 2011
La Regione sta seguendo quotidianamente e con estrema attenzione le problematiche della Quadrilatero per la realizzazione dei lavori sulla Statale 76. Proprio questa mattina ho parlato personalmente con il Presidente Galia, anche in seguito alla lettera da me inviata nei giorni scorsi a salvaguardia delle ditte subappaltatrici e subfornitrici che reclamano i pagamenti dovuti. Il presidente, che monitora costantemente l’evoluzione di questa delicata situazione, mi ha assicurato che tutte le procedure relative al subentro alla Btp avverranno entro dieci giorni e che con questo cambiamento si normalizzeranno le situazioni attualmente pendenti.

Da: Segreteria assessorato

QUADRILATERO: LETTERA A GALIA A SOSTEGNO DELLE DITTE SUBAPPALTATRICI E SUBFORNITRICI


30 SETTEMBRE 2011
Ho inviato oggi una lettera al presidente della società Quadrilatero Galia per tornare a sottolineare un problema che si sta facendo sempre più critico per le ditte del nostro territorio in seguito all’incertezza della situazione amministrativa e gestionale della Btp che noi tutti conosciamo.
Purtroppo tutte le aziende della zona che hanno lavorato come subappaltatrici e subfornitrici  da tempo non sono pagate e ormai rischiano il collasso.
Ho dunque ribadito la richiesta alla Società Quadrilatero di intraprendere tutte quelle iniziative necessarie e previste, affinché le ditte debitrici possano ricevere i pagamenti dovuti ed evitare, in questo modo, di trovarsi in situazioni di criticità che potrebbero risultare estremamente gravi, considerata anche la difficile congiuntura che il territorio sta attraversando.
Da: Segreteria assessorato

FANO GROSSETO: MANIFESTAZIONE DI INTERESSE DI ASTALDI-CMC-STRABAG

26 SETTEMBRE 2011
Ritengo che l’esito della riunione di ieri della Commissione tecnica mista costituisca un ulteriore piccolo ma significativo passo avanti, a conferma che l’impegno della Regione Marche per il completamento dell’asse viario Fano - Grosseto è concreto e sta producendo risultati importanti.
La notizia più importante è senza dubbio il fatto che il  raggruppamento di Imprese Astaldi, CMC, STRABAG ha manifestato l’interesse a partecipare a un progetto di finanza per la realizzazione di questa infrastruttura. L’auspicio, a questo proposito, è che nel giro di un mese, come convenuto ieri, si possa entrare nel merito dei contenuti specifici esaminando la proposta preliminare che il Ministero si è impegnato a richiedere.
Sottolineo inoltre l’impegno dei presidenti delle regioni Marche, Umbria e Toscana a sollecitare ufficialmente il governo, affinché la E 78 faccia parte degli interventi strategici del provvedimento relativo alla defiscalizzazione di alcune opere, attualmente in fase di emissione.

Da: Segreteria assessorato

TRASPORTO FERROVIARIO - TAVOLO DELLE REGIONI CON IL GOVERNO SUI TAGLI PREVISTI DALLA MANOVRA NAZIONALE: SITUAZIONE KAFKIANA, ENNESIMO RINVIO. UNICA CERTEZZA, I FONDI PER IL 2011

22 SETTEMBRE 2011 19:23
'Una situazione kafkiana, con l'ennesimo rinvio e una sola certezza: i fondi per coprire il 2011 ci sono. Ma sarebbe stato del tutto paradossale che avessero tolto pure quelli!'. E` il giudizio espresso dall'assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, oggi a Roma, per partecipare al Tavolo delle Regioni con il Governo sui tagli imposti dalla manovra finanziaria al trasporto pubblico locale ferroviario. La scorsa settimana il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, aveva aggiornato la riunione, convocando un nuovo incontro con il Governo per verificare la situazione. 'Praticamente siamo venuti a Roma per perdere tempo ' afferma Viventi ' All'incontro si sono presentati tre ministri: Fitto, Roberto Calderoli (Semplificazione) e Altero Matteoli (Infrastrutture) per dirci che non c'e` certezza sul costo del servizio. Quindi era opportuno rinviare la riunione per farla precedere da un Tavolo tecnico, dove verificare questi costi, per poi riconvocare un successivo Tavolo politico, dove si entrera` nel merito del problema. Ogni commento e` superfluo. L'unica certezza e` che le Regioni hanno definito Il contributo per il 2011. Le Marche vedono confermate sostanzialmente le risorse attese, per cui il servizio e` coperto per tutto l'anno corrente'.

Da: Ufficio Stampa Regione Marche

mercoledì 21 settembre 2011

DELIBERA CIPE SU USCITA OVEST, SODDISFAZIONE DELL'ASSESSORE VIVENTI PER LA FIRMA DEL MINISTRO.

21 SETTEMBRE 2011 17:30
'Dopo le ripetute sollecitazioni della Regione Marche, che ho ufficialmente presentato al segretario del Comitato per la programmazione economica Micciche` e al ministro delle Infrastrutture Matteoli e dopo la risposta da noi ricevuta a meta` luglio dallo stesso sottosegretario Micciche`, il quale aveva promesso la massima attenzione circa lo svolgersi celere dell'iter amministrativo, registro con soddisfazione che la delibera Cipe di approvazione dello schema di convenzione funzionale all'avvio delle procedure di gara d'appalto per l'individuazione del concessionario e` stata firmata dal competente Ministro e trasmessa alla Corte dei conti dopo le verifiche della Ragioneria dello Stato. A questo punto i tempi massimi per la conclusione di questa fase dell'iter sono di 30 giorni al massimo, dopodiche` si potra` procedere con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e con l'immediato invio delle lettere di invito alle sei ditte che hanno superato la fase di prequalifica. Purtroppo pero` non posso non fare a meno di sottolineare che anche questa volta i tempi burocratici ci hanno portato ad attendere circa 5 mesi dopo l'approvazione del Cipe (avvenuta il 5 maggio 2011). Abbiamo dovuto seguire personalmente e con l'ausilio degli uffici ogni passaggio di questo difficile percorso amministrativo, tenendo alta l'attenzione per non perdere ulteriore tempo e arrivare quanto prima alla definizione del contraente e quindi all'avvio dei lavori'.
Da: Ufficio Stampa Regione Marche

MARCHE ED UMBRIA CONCORDI: LAVORIAMO INSIEME PER LO SVILUPPO INFRASTRUTTURALE .

21 SETTEMBRE 2011 13:52
JESI ' La stretta di mano tra Luigi Viventi e Silvano Rometti, Assessori alle Infrastrutture delle Regioni Marche ed Umbria ha sancito l``accordo con il quale Interporto Marche Spa e Sviluppumbria sono state incaricate di continuare a sviluppare il traffico intermodale nell``ottica di un``integrazione sempre piu` stringente tra le due regioni e di gestire di comune accordo la struttura dell``Interporto delle Marche. L``incontro avvenuto nella sede della societa` Interporto Marche Spa a Jesi (AN) e` stata l``occasione per ribadire la vicinanza delle due regioni nell``affrontare la partita dello sviluppo infrastrutturale viario e ferroviario gia` avviato negli anni scorsi e concretizzatosi con la partecipazione di Sviluppumbria nella societa` Interporto Marche Spa esprimendone anche la vice presidenza con il prof. Vinicio Bottacchiari. 'Questa mattina ' ha detto l``Assessore Viventi ' le due amministrazioni regionali hanno lanciato un messaggio politico forte, che consentira` ai nostri due governi di sfruttare al meglio le potenzialita` dell``interporto delle Marche, anche in collegamento con le piastre logistiche di Terni e Foligno. Non partiamo da zero, ma da basi gia` poste nel passato. Mettere a disposizione del mercato questa infrastruttura e` un compito preciso dei nostri enti, che hanno dimostrato in questi anni, e ribadito oggi, una particolare sensibilita` verso il tema dell'integrazione tra i due territori, che consideriamo ormai urgente da attuare. La Regione Marche nell'ultimo anno ha preso in mano con determinazione il problema del ritardo infrastrutturale e credo di poter dire che il nostro contributo e` stato fondamentale in questo senso. Con il rifacimento della galleria di Cattolica, ad esempio, e` ora possibile il passaggio su ferro di qualsiasi volume e con l'approvazione da parte del Cipe del progetto per il bypass di Falconara oggi possiamo guardare al futuro delle infrastrutture con rinnovato ottimismo, nonostante le difficolta` generali in cui purtroppo operiamo'. Dello stesso avviso Silvano Rometti, Assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria che ha sottolineato come 'Umbria e Marche si trovino in parallelo ad affrontare partite che riguardano lo sviluppo infrastrutturale sulla trasversale dall``Adriatico al Tirreno. Essere qui a Jesi oggi ha un valore non solo politico ma anche strategico importantissimo e che ribadisce scelte gia` fatte dalla Regione Umbria: penso alla piastra logistica di Foligno e Terni per le quali i lavori partiranno entro fine anno ed anche a quella di Citta` di Castello anche se e` meno interessata da questa operazione che complessivamente significano 61 milioni di euro di investimenti con 30 milioni di cofinanziamento da parte del governo nazionale. Il passo successivo ' ha concluso ' deve riguardare il nostro impegno congiunto nel concentrare le merci in interporto e fare quindi massa critica per realizzare i treni-blocco che giungano a destinazione in Italia ed in Europa senza scali intermedi.' Integrare i traffici tra i due terminal marchigiani (porto di Ancona ed Interporto delle Marche) e i due umbri (piastre logistiche di Terni e Foligno) e` una partita che le due amministrazioni regionali affideranno quindi alla societa` Interporto Marche Spa e a Sviluppumbria per individuare forme comuni di collaborazione e di sinergia. Il presidente Roberto Pesaresi ha sottolineato alcuni aspetti: 'Intanto ringraziamo per la fiducia accordataci e ribadita anche in questa sede dagli Assessori Viventi e Rometti, convinti che ottimizzare le risorse facendo i conti con la situazione attuale nella quale il fattore tempo e` determinante sia l``unica strada possibile. Spesso ribadiamo che i tempi dell``economia sono diversi da quelli della politica: oggi abbiamo avuto un esempio di condivisione di aspetti strategici tra le due regioni che riguardano attivita` ed interessi comuni nella prospettiva piu` generale del collegamento e dell``integrazione tra le due regioni.'
Da: Ufficio stampa Regione Marche